Squid Games 2: Il mistero dietro l’interpretazione di una donna trans da parte di un attore cisgender spiegato dal creatore

Il regista e creatore di Squid Game 2, Hwang Dong-hyuk, ha affrontato le polemiche relative alla scelta di Park Sung-hoon, un attore cisgender, nel ruolo di Hyun-ju, una donna transgender. Riservata alla seconda stagione della celebre serie di Netflix, la figura di Hyun-ju, un ex soldato delle forze speciali, si mette in gioco in pericolosi giochi mortali per finanziare il suo intervento chirurgico di conferma del genere. La trama continua a seguire Gi-hun (interpretato da Lee Jung-jae) e il Front Man (Lee Byung-hun), coinvolti in un racconto avvincente riguardante capitalismo, sfruttamento sociale, disuguaglianza di classe e la vera essenza dell’umanità.

In un’intervista con TV Guide, Hwang ha giustificato la sua scelta di Park per il ruolo di Hyun-ju, sottolineando l’importanza che un concorrente transgender riveste per la rappresentazione LGBTQ+ nei drammi coreani, nei quali tali personaggi sono spesso assenti. La decisione di non ingaggiare un’attore transgender ha sollevato interrogativi online, portando alla luce la necessità di riflessioni su questa tematica. Hwang ha dichiarato:

“Mi aspettavo che simili discussioni si sarebbero manifestate in seguito alla creazione del personaggio di Hyun-ju. All’inizio abbiamo considerato di cercare un attore trans per il casting. Purtroppo, in Corea non si trovano molti attori apertamente trans, né tantomeno gay, poiché la comunità LGBTQ è messa ai margini dalla società.” 

L’importanza dell’inclusione del personaggio trans

Il personaggio di Hyun-ju in Squid Game segna un passo significativo verso la rappresentazione LGBTQ+ nei drama coreani, dove la presenza di tali figure è scarsa e poco visibile. Rappresentando una donna transgender, Hyun-ju affronta le avversità con resilienza e capacità di leadership in una società che tende a emarginare le comunità queer.

Nonostante la sua inclusione sia un progresso da riconoscere, la decisione di affidare il ruolo a un attore cisgender ha alimentato un dibattito su come garantire una rappresentazione autentica nel cinema e nella televisione. Le parole di Hwang illustrano le difficoltà di casting nella Corea del Sud, dove le relazioni queer non sono ancora accettate e il matrimonio tra persone dello stesso sesso è illegale. In un contesto culturale ancora in evoluzione, trovare attori trans che possano esprimere la loro identità può essere complesso.

Sebbene l’interpretazione di Park abbia arricchito il personaggio di Hyun-ju, la scelta di un attore cisgender potrebbe perpetuare stereotipi errati sull’identità transgender. Ciò rende evidente la necessità di un ulteriore impegno per garantire una rappresentazione autentica in tutto il mondo. In questo contesto, l’arco narrativo di Hyun-ju potrebbe rivelarsi un’opportunità per promuovere una maggiore inclusività nell’intrattenimento coreano.

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