Squid game 3: i finalisti diventano villain, ecco perché spiegato dal creatore

La conclusione della terza stagione di Squid Game ha suscitato numerosi dibattiti e interpretazioni, rivelando aspetti profondi sulla natura umana. In questo approfondimento si analizzano le scelte dei personaggi principali, in particolare quella di Myung-gi, e il significato simbolico che queste comportano rispetto ai temi della serie.
Nel climax dell’ultima puntata, Myung-gi (interpretato da Yim Si-wan) si trova davanti a una scelta agghiacciante: sacrificare il proprio figlio o lasciarlo morire. La sua decisione, presa senza esitazioni, rappresenta un esempio estremo di egoismo e avidità. Mentre Gi-hun (Lee Jung-jae) dimostra una forte moralità nel tentativo di salvare il bambino, Myung-gi sceglie di anteporre i propri interessi alla vita del figlio, confermando un atteggiamento disumanizzato.
In un’intervista con Netflix Tudum, il regista Hwang Dong-hyuk ha spiegato le motivazioni dietro questa decisione. Secondo il creatore dello show, la scena simboleggia come l’essere umano possa essere spinto a mettere al primo posto il proprio interesse personale anche a costo di compromettere le future generazioni. Hwang afferma:
“Myung-gi cerca di distogliere lo sguardo, dando priorità ai propri benefici immediati e alla cupidigia. Rappresenta tutti noi. Parliamo spesso del dover tramandare valori alle generazioni future o delle crisi ambientali che ci riguardano. Ma quando arriva il momento concreto, molti preferiscono non fare nulla per evitare sacrifici.”
La decisione di Gi-hun di sacrificarsi per salvare un innocente evidenzia la sua integrità morale e la capacità umana di mantenere i valori etici anche in circostanze estreme. Al contrario, l’atteggiamento di Myung-gi sottolinea come l’avidità possa prevalere sul senso civico e sull’etica collettiva.
Il montepremi finale era pari a circa 4,56 miliardi di won, equivalenti a circa 3 milioni di dollari statunitensi. La brama del denaro spinge Myung-gi ad agire contro ogni logica morale.
La scena assume anche una valenza simbolica legata alle tematiche ambientali e sociali: l’abbandono delle responsabilità verso le future generazioni rappresenta un danno irreparabile al pianeta e all’umanità stessa. Nonostante le promesse fatte con parole d’ordine come “proteggere i figli” o “salvare il pianeta”, molte persone continuano a privilegiare i propri interessi immediati.
Il corpo del bambino rappresenta simbolicamente le future generazioni che vengono continuamente trascurate a favore del profitto immediato. La condotta egoistica di Myung-gi è emblematicamente quella degli individui che preferiscono ignorare le conseguenze delle proprie azioni per motivi personali.
L’esito della narrazione dimostra come alcune scelte possano riflettere aspetti inquietanti dell’animo umano: da un lato c’è chi dimostra altruismo e moralità come Gi-hun; dall’altro c’è chi si lascia guidare dalla cupidigia senza scrupoli come Myung-gi. La serie invita così lo spettatore a riflettere sulle proprie responsabilità individuali nei confronti del futuro collettivo.