Serie Netflix dimenticate da vedere assolutamente

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Netflix si distingue non solo per un vasto catalogo di serie e film, ma anche per la produzione di numerose serie originali che, spesso, sono state sottovalutate o cancellate prematuramente. Nonostante le controversie legate alle cancellazioni del 2024, la piattaforma ha contribuito alla creazione di alcuni tra i titoli più innovativi e significativi degli ultimi decenni. Questo approfondimento analizza alcune delle serie originali più interessanti, mettendo in luce quelle che meritano maggiore attenzione e riconoscimento.

serie originali Netflix da riscoprire

crashing (2016)

Creata da Phoebe Waller-Bridge, questa commedia drammatica vede nel cast la stessa Waller-Bridge protagonista e include anche un giovane Jonathan Bailey in una delle sue interpretazioni più esilaranti. La narrazione segue un gruppo di giovani che vivono in un ospedale abbandonato a Londra, condividendo affetti e tensioni in uno spazio ristretto.
La prima stagione, composta da soli sei episodi, si lascia facilmente binge-watching grazie alla sua natura breve e coinvolgente. La serie affronta tematiche quali l’amore, l’amicizia e le difficoltà della giovane generazione nel mondo moderno.
Nonostante il suo carattere fuori dagli schemi e talvolta sillabico, Crashing si distingue per la capacità di suscitare emozioni genuine ed è considerata troppo sottovalutata nel panorama delle produzioni Netflix.

  • Titolo: Crashing (2016)
  • Punteggio Critici Rotten Tomatoes: 83%
  • Punteggio Pubblico Rotten Tomatoes: 91%

special (2019–2021)

Sviluppata e interpretata da Ryan O’Connell, questa sitcom toccante racconta le vicende di Ryan, un uomo gay con paralisi cerebrale che decide di riconsiderare il proprio percorso di vita. La serie si distingue per il tono dolce e autentico con cui tratta tematiche LGBTQ+ raramente rappresentate con tale profondità.
Seppur conclusa dopo due stagioni, entrambe risultano estremamente gradevoli e capaci di offrire una rappresentazione sincera della diversità. La narrazione mette in evidenza come l’empatia e la vulnerabilità possano essere strumenti potenti nel racconto dell’identità personale.
Special dimostra quanto fosse avanti rispetto ai tempi attuali, meritando una continuità che non ha avuto. Il protagonista Ryan è facilmente empatizzabile perché mostra anche i suoi difetti lungo il percorso verso l’accettazione dell’amore e della propria condizione.

  • Titolo: Special (2019–2021)
  • Punteggio Critici Rotten Tomatoes: 98%
  • Punteggio Pubblico Rotten Tomatoes: 85%

devilman crybaby (2018)

L’adattamento Netflix del classico anime degli anni ’70 si presenta come un’opera sperimentale dal forte impatto visivo e narrativo. Ricco di violenza esplicita e immagini disturbanti, questo titolo rompe gli schemi tradizionali dell’animazione giapponese per proporre una storia emotivamente intensa.
Il protagonista Akira si fonde con un demone per ottenere poteri straordinari nella lotta tra bene e male. La relazione complessa con Ryo, suo amico d’infanzia, alimenta dubbi sulla propria identità come Devilman e sul vero scopo della sua battaglia contro i demoni.
L’epilogo si addentra nei temi religiosi e morali più profondi, lasciando lo spettatore spesso senza respiro. Considerato innovativo nel genere anime/serie animate su Netflix, meriterebbe più attenzione per la sua audace rivisitazione dei miti classici.

  • Titolo: Devilman Crybaby (2018)
  • Punteggio Critici Rotten Tomatoes: 89%
  • Punteggio Pubblico Rotten Tomatoes: 84%

sense8 (2015–2018)

Coprodotta dalle Wachowski Sisters, questa serie sci-fi segue otto persone provenienti da diverse parti del mondo collegate telepaticamente. Un progetto ambizioso che esplora le questioni sociali legate a razza, classe, genere e orientamento sessuale attraverso uno storytelling coinvolgente ed emotivamente potente.

I personaggi principali affrontano sfide quotidiane mentre scoprono il senso della loro connessione psichica profonda. La narrazione riflette sui temi dell’empatia universale ed emerge come un esempio unico di serialità globale realizzata con grande impegno produttivo.

Sens8 si conclude dopo due stagioni a causa delle complessità logistiche legate alle riprese internazionali ma resta uno dei titoli più apprezzati dal pubblico amante del genere fantascientifico sofisticato.

  • Titolo: Sense8 (2015–2018)

after life (2019–2022)

Creato da Ricky Gervais, questa comedy-drama affronta il tema del lutto con sincerità disarmante. La storia segue Tony mentre cerca di ricostruire il senso della propria vita dopo aver perso la moglie; l’approccio realistico alterna momenti umoristici a profonde riflessioni sulla perdita e sulla ricerca di significato nelle piccole cose quotidiane.

L’equilibrio tra comicità nera ed empatia fa sì che molti apprezzino questa serie anche al di fuori del pubblico abituale dello stile Gervais. Sebbene possa sembrare difficile da affrontare a livello emotivo, “After Life” rimane una produzione sottovalutata ma estremamente significativa all’interno delle tematiche sul dolore collettivo ed individuale.

  • Titolo: After Life (2019–2022)

ripley (2024)

Nell’adattamento Netflix del romanzo “The Talented Mr. Ripley” , Andrew Scott interpreta Tom Ripley riuscendo ad incarnarne tutta la freddezza ed astuzia necessarie per rendere memorabile questo personaggio complesso. Ambientato in Italia tra inganni e crimini sofisticati, lo show diverge dai dettagli originali ma mantiene intatta l’atmosfera inquietante tipica del protagonista manipolatore.

Sebbene abbia ricevuto consensi critici soprattutto per la performance dell’attore principale – descritto come quasi rettiliano nella capacità adattativa – questa versione ha avuto minor risonanza rispetto ad altre produzioni Netflix ma si distingue come reinterpretazione moderna molto apprezzata dagli estimatori del thriller psicologico internazionale.

  • Nomi principali presenti:
  • – Phoebe Waller-Bridge
  • – Jonathan Bailey
  • – Ryan O’Connell
  • – Andrew Scott
  • – Johnny Flynn
  • – Dakota Fanning

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