Scopri Minicircle: La Rivoluzionaria Azienda di Terapia Genica di Bryan Johnson in Honduras spiegata da Netflix

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Don’t Die: The Man Who Wants to Live Forever è un documentario disponibile su Netflix che analizza gli sforzi di Bryan Johnson per contrastare l’invecchiamento e prolungare la vita. Il film si è rivelato molto interessante, esplorando trattamenti e farmacologie unici in questo campo. Tra le diverse metodologie, spicca l’azienda di terapia genica Minicircle, con sede in Honduras, il cui funzionamento è analizzato nel documentario.

minicircle come azienda di terapia genica

bryan johnson e la sua esperienza

All’interno di Don’t Die: The Man Who Wants to Live Forever, il team di documentaristi accompagna Johnson in Honduras, dove si sottopone a trattamenti presso Minicircle. Questa azienda si presenta come una azienda di ricerca biotecnologica che offre terapie geniche reversibili. A differenza delle terapie geniche tradizionali che modificano in modo permanente il DNA, Minicircle sostiene di fornire un trattamento reversibile grazie a un particolare sistema di sicurezza, noto come “kill switch”.

la sede di minicircle in honduras

motivi giuridici alla base della scelta

La scelta di Honduras come sede di Minicircle potrebbe sembrare inusuale, poiché molti dipendenti appaiono americani nel documentario. Minicircle opera a Próspera, una zona economica speciale. Questa posizione le consente di eludere le restrizioni normative presenti in altre nazioni; l’azienda è vincolata solo a una revisione etica. Poiché tecnologie innovative sono sperimentali, il documentario indica che alcune pratiche non possono essere attuate in Stati Uniti e altri paesi. Un rappresentante della minicircle menziona anche la volontà futura di avviare studi clinici negli Stati Uniti, sebbene ostacoli legali debbano essere superati.

risultati della terapia genica di bryan johnson

efficacia del trattamento e ripercussioni

Il documentario si concentra sulla terapia genica follistatina che Johnson segue, discussa per il potenziale incremento della massa muscolare. Secondo il documentario, vi sarebbe stato un aumento del 7% della massa muscolare di Johnson sei mesi dopo il trattamento. Ciò suggerirebbe effetti positivi, ma sorgono interrogativi sull’affidabilità e sull’efficacia complessiva del percorso intrapreso da Bryan Johnson.

Tra le personalità e gli esperti menzionati nell’ambito del documentario, spiccano:

  • Bryan Johnson
  • Rappresentanti di Minicircle

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