Transformers rise of the beasts: problemi principali e occasioni mancate

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Il film Transformers: Rise of the Beasts, distribuito nel 2023, è stato presentato come un tentativo di rivitalizzare la saga con un mix tra il tono più realistico e l’azione spettacolare dei film di Michael Bay. Sebbene abbia ottenuto notevole successo di pubblico e una buona qualità visiva, il lungometraggio presenta alcune criticità che hanno generato discussioni tra gli appassionati. Di seguito vengono analizzate le principali problematiche riscontrate, con particolare attenzione alle scelte stilistiche e narrative che hanno limitato il potenziale complessivo della pellicola.

il design di wheeljack rimane troppo distante dall’originale in live-action

Uno degli aspetti più contestati riguarda la rappresentazione di Wheeljack. Nonostante la sua presenza sia stata accolta con entusiasmo dai fan, la versione presente in Rise of the Beasts appare molto diversa rispetto ai precedenti adattamenti. Il volto di Wheeljack è diventato molto più sproporzionato, con una forma complessiva che si discosta dal look più fedele e raffinato proposto nel film Bumblebee. La trasformazione in un veicolo di van a scatola, con elementi come la testa ridisegnata e i dettagli ridicoli come gli occhiali e le bretelle, rappresenta un passo indietro rispetto alla sua estetica G1, rendendo meno riconoscibile e più goffa la sua figura in live-action. La scelta di adottare un design meno fedele alle radici ha deluso molti appassionati, specialmente considerando la cura con cui sono stati ridisegnati altri Autobots come Optimus Prime ed Arcee.

i maximals avrebbero dovuto provenire dal futuro, non da un’altra dimensione

Un’altra decisione criticata riguarda l’origine dei Maximals, inseriti come una nuova fazione proveniente da un’altra dimensione. Nelle precedenti versioni di Beast Wars, i Maximals derivano dal futuro di Cybertron, come discendenti degli Autobots, e giungono sulla Terra attraverso il viaggio nel tempo. La rivisitazione proposta in Rise of the Beasts invece li presenta come alieni cybertroniani di un mondo distrutto da Unicron. Questa interpretazione più vaga e meno connessa alla storyline originale ha lasciato molti spettatori insoddisfatti, sentendo che questa versione ridimensiona il potenziale di narrazione e le relazioni storiche universalmente riconosciute tra i personaggi. La mancanza di un collegamento diretto al passato Cybertroniano ha diminuito l’impatto emotivo e il valore narrativo degli eroi animali in questa nuova incarnazione.

scourge e la sua originaria trasformazione

In Rise of the Beasts, Scourge viene introdotto come il principale antagonista, capo dei Terrorcons e servitore di Unicron. La sua storia differisce da quella tradizionale, in cui era creato dai resti di Thundercracker, riformattato come un’entità autonoma e legata alla sua identità di G1. La nuova narrazione lo dipinge come un servo di Unicron, un soldato senza un’origine più profonda, privo dei legami con il passato e con la sua identità originale. Sebbene questa reinterpretazione possa semplificare la trama, sottrae una dimensione più complessa e interessante al personaggio, che viene così percepito come una presenza più generica e meno carica di significato, perdendo in qualità narrativa e connessione con la lore classica.

i maximal sono stati poco valorizzati e manca rattrap

Nonostante l’abbondanza di promesse riguardo all’introduzione dei Maximals come nuova forza in questo capitolo, la loro rappresentazione in scena si è rivelata deludente. I personaggi principali come Optimus Primal, Airazor e Cheetor hanno avuto solo alcuni momenti di presenza, senza riuscire a sviluppare appieno la loro personalità o il loro ruolo narrativo. In modo rilevante, il personaggio di Rattrap: uno dei Maximals più amati dai fan di Beast Wars, non è mai apparso, limitando la caratterizzazione della squadra e il potenziale interattivo tra i protagonisti animali e gli Autobot.

il tease del crossover con g.i. joe non ha prodotto risultati concreti

Un altro elemento che ha lasciato delusi gli spettatori riguarda il segmento finale del film, dove viene anticipata una possibile collaborazione con il franchise G.I. Joe. La scena, che avrebbe dovuto aprire a un nuovo universo condiviso, ha generato attese senza ricevere sviluppi ufficiali successivamente. La mancanza di annunci, dettagli o conferme ha alimentato la frustrazione tra i fan, alcuni dei quali sostengono che questo approccio abbia indebolito le possibilità di un vero e proprio universo condiviso, mantenendo il progetto in uno stato di attesa e di confusione.

Personaggi, ospiti e membri del cast principali:

  • Anthony Ramos
  • Dominique Fishback
  • Ron Perlman
  • Peter Cullen (voce di Optimus Prime)
  • Peter Dinklage (voce di Scourge)
  • Michaël Bay (produttore)

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