Matthew lillard abbandona la tradizione horror di stephen king nel remake

Il panorama delle interpretazioni di Matthew Lillard nel genere horror sta per essere rivoluzionato da un nuovo progetto che si distingue dalla sua consolidata carriera. Con oltre tre decenni di attività nel settore, l’attore ha spesso interpretato ruoli in film horror, guadagnandosi il titolo di “scream king“. Una recente partecipazione a una produzione ispirata a un racconto di Stephen King segna una svolta significativa, rompendo quasi trent’anni di abitudini e aprendo nuove prospettive professionali.
il ruolo in “carrie” diretto da mike flanagan: un cambio di rotta
l’attore interpreta il preside grayle
Nella prossima rivisitazione televisiva del celebre romanzo Carrie, firmata da Mike Flanagan, Matthew Lillard è stato scelto per ricoprire il ruolo di Principal Grayle. Rispetto ai personaggi moralmente ambigui o villain tradizionali interpretati in passato, questa volta l’attore si cimenta in un ruolo più complesso e meno negativo. Grayle si colloca in una posizione intermedia tra il bene e il male: non agisce contro Carrie né la perseguita apertamente, ma mostra una certa passività che lo rende complice delle dinamiche che portano alle angherie subite dalla protagonista.
Un aspetto interessante del suo personaggio è la decisione di non intervenire attivamente contro le ingiustizie scolastiche, pur senza alimentare direttamente la sofferenza della studentessa. La sua presenza si configura come un elemento che oscilla tra l’indifferenza e la responsabilità morale, contribuendo così alla complessità narrativa della serie.
la novità rispetto al passato: dall’antagonista al personaggio positivo
una rottura con le precedenti interpretazioni horror dell’attore
Lillard è noto per aver spesso vestito i panni di villain nei suoi film horror più famosi. Tra questi spiccano ruoli come William Afton in Five Nights at Freddy’s e Stu Macher nella saga Scream. La scelta di affidargli il ruolo del preside Grayle rappresenta quindi un’importante eccezione rispetto alla sua tendenza a interpretare antagonisti senza scrupoli. Questa nuova opportunità consente all’attore di esplorare sfumature diverse e dimostrare la propria versatilità anche in ruoli più umani e meno caricaturali.
A dimostrazione della sua capacità di uscire dai binari del villain, va sottolineato che Grayle prende posizioni ferme contro alcuni membri problematici della scuola, come Chris Hargensen, minacciando azioni legali e impedendo loro di partecipare al prom. Questo comportamento lo dipinge come un personaggio più articolato e potenzialmente positivo all’interno della narrazione.
il percorso cinematografico tra successi e insuccessi nel genere horror
“Thir13en Ghosts”: l’esperienza meno convincente dell’attore
Lillard ha tentato anche esperienze fuori dal cliché del villain con pellicole come Thir13en Ghosts, dove interpreta Dennis Rafkin. Sebbene questo ruolo gli abbia permesso di ampliare le proprie competenze recitative grazie all’uso delle capacità psichiche del personaggio per catturare fantasmi legati alla Terra, il film non ha riscosso grande successo né dal punto di vista critico né commerciale.
Sul fronte dei numeri, con un budget stimato intorno ai 42 milioni di dollari, l’incasso totale si è fermato a circa 68 milioni. La critica ha sottolineato come la pellicola abbia fallito nel mantenere alta l’attenzione degli spettatori ed è stata giudicata povera sotto molti aspetti: score basso su Rotten Tomatoes (19%) e pubblico poco entusiasta (49%). Questi dati evidenziano quanto sia difficile distinguersi nel genere horror quando si cerca ancora oggi innovazione o originalità.
“the life of chuck”: un’apparizione breve ma memorabile rafforza le aspettative per “carrie”
ruolo limitato ma impattante nell’opera recente
Nell’ambito delle recenti collaborazioni con Mike Flanagan, Lillard ha partecipato al film The Life of Chuck, tratto da uno scritto di Stephen King. Pur avendo una presenza limitata – solo una scena importante – la prova dell’attore si rivela intensa ed efficace. La scena rimane impressa nel cuore degli spettatori anche molto tempo dopo i titoli di coda.
Didascalici positivi arrivano anche da colleghi come David Dastmalchian (Late Night With the Devil) che ha elogiato pubblicamente le doti recitative dell’attore svelando come quella sequenza abbia profondamente colpito chi lavora dietro le quinte.
Anche se non si tratta propriamente di un film horror classico, questa esperienza conferma la capacità del regista Flanagan nel valorizzare il talento recitativo di Lillard in adattamenti letterari firmati Stephen King. Ciò aumenta l’interesse verso la futura serie televisiva dedicata a Carrie.
I nomi principali coinvolti nel cast includono:- Matthew Lillard – Principal Grayle
- Mia Sara – Margaret White (nel cast)
- Evan Williams – Tommy Ross (nel cast)
- Samantha Mathis – Miss Desjardin (nel cast)
- Britt Robertson – Sue Snell (nel cast)
In conclusione:
- L’arrivo in “Carrie” rappresenta una nuova sfida per Matthew Lillard;
- L’interpretazione del preside Grayle apre scenari diversi rispetto alle sue precedenti performance;
- L’esperienza passata nei film horror mostra sia successi che insuccessi critici;
- La collaborazione con Mike Flanagan rafforza le aspettative sulla qualità della produzione;
- Lillard continua a dimostrare versatilità attraverso ruoli diversificati sia nel cinema che nelle serie TV.
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