Mamma mia 2: perché il ruolo di cher non ha senso rispetto al film originale 2008

analisi della presenza di ruby sheridan in “mamma mia! here we go again”
Il sequel del 2018 di “Mamma Mia!”, intitolato “Mamma Mia! Here We Go Again”, ha visto la partecipazione di Cher nel ruolo di Ruby Sheridan, madre di Donna. Nonostante il personaggio abbia avuto un tempo di scena limitato, circa dieci minuti, la sua apparizione ha rappresentato un elemento centrale nell’evoluzione narrativa del film. La presenza di Ruby, Solleva alcune criticità riguardo alla coerenza con la narrazione del primo capitolo e alle scelte narrative complessive.
il ruolo di ruby sheridan e le incongruenze narrative
la comparsa nel finale e le implicazioni sulla trama
Nel film, Ruby emerge durante il climax, manifestando il desiderio di far parte della vita di Sophie. Non faceva parte della famiglia da quando Donna rimase incinta, ma decide di recuperare i rapporti passati e rinnovare un legame con Fernando (interpretato da Andy Garcia). La sua presenza si rivela determinante nel capovolgimento delle dinamiche familiari, assumendo un ruolo materno nei confronti di Sophie dopo la prematura scomparsa di Donna. Questa introduzione contraddice quanto suggerito nel primo film: infatti, in quella pellicola si allude che Ruby fosse deceduta prima degli eventi narrati.
contraddizioni tra i due film
In una scena significativa del primo film, Donna si confida con Tanya e Rosie dichiarando che “qualcuno lassù” aveva qualcosa contro di lei — probabilmente riferendosi a sua madre. Questa frase implicava chiaramente che Ruby fosse già morta al tempo degli avvenimenti iniziali. Inoltre, Tanya descrive Ruby come “un raggio di sole“, suggerendo un rapporto teso e distante tra le due. Invece, nel sequel non vengono affrontate queste dinamiche né viene mostrata una relazione tra i personaggi coerente con questa percezione.
impatto dell’introduzione di ruby sheridan sulla narrazione e sui messaggi del franchise
una scelta discutibile per il messaggio sul valore della famiglia
L’apparizione di Ruby avrebbe potuto essere evitata senza compromettere l’efficacia narrativa del sequel. La sua introduzione ha causato numerose incongruenze logiche tra i due film e ha indebolito alcuni temi fondamentali dell’intera saga. Il primo film sottolineava come la vera famiglia sia composta dalle persone scelte piuttosto che dai vincoli genetici; invece, l’inserimento del personaggio di Ruby dimostra una riapertura dei rapporti sanguigni a discapito dei valori originali.
dichiarazioni del regista sul casting
Il regista Ol Parker ha spiegato che Cher è stata la prima scelta per interpretare Ruby Sheridan ed è stata anche l’unica candidatura considerata seriamente. Ha raccontato come abbia scritto specificamente quel ruolo per Cher e come abbia insistito affinché solo lei potesse interpretarla:
“Se non giochi in attacco, giochi in difesa: se ritorni per un sequel devi puntare più in alto e portare qualcosa in più.” Ha aggiunto inoltre che
“ho scritto quella parte apposta per Cher e ho detto loro che era solo lei.”
Dopo averle offerto ufficialmente il ruolo direttamente dalla produzione, Cher ha accettato con entusiasmo. Il regista ha sottolineato anche quanto sia stato piacevole lavorare con lei sul set:
“Quando Cher ha detto sì è stato fantastico; ancora meglio quando è arrivata a Londra. È una persona estremamente simpatica e gentile.”
conclusioni sulla presenza di cher nel sequel
Sebbene l’interpretazione iconica di Cher abbia dato lustro al film, l’introduzione del personaggio Ruby Sheridan appare discutibile dal punto vista narrativo. La sua presenza crea contraddizioni evidenti rispetto alla storia originale e rischia di distogliere dai temi centrali della saga.
- Meryl Streep (Donna)
- Amanda Seyfried (Sophie)
- Pierce Brosnan (Sam)
- Billy Porter (Fernando)
- Cher (Ruby Sheridan)
- Andy Garcia (Fernando)