La verità nascosta dietro La Conseguenza: la storia autentica di Keira Knightley
Il cambiamento radicale nella vita di Kim Brook avvenne all’età di otto anni, quando insieme alla sua famiglia lasciò Monmouth, nel Galles meridionale, per trasferirsi in Germania. Il padre, colonnello Walter Brook, ricevette l’incarico di contribuire alla ricostruzione della nazione devastata dalla Seconda Guerra Mondiale. Nonostante gli avvertimenti di non socializzare con i tedeschi, Kim e i suoi fratelli iniziarono a creare legami con la popolazione locale, seguendo l’esempio dei genitori. La loro esperienza è narrata dal figlio Rhidian Brook nel romanzo “The Aftermath”, da cui è stato tratto il film “La Conseguenza” nel 2019.
La trama di La conseguenza
Nel film La conseguenza, l’attrice Keira Knightley interpreta Rachel, una figura ispirata alla madre defunta di Kim, Anthea. Nel 1946, Rachael arriva ad Amburgo per riunirsi con il marito Lewis, interpretato da Jason Clarke, un ufficiale britannico occupato nella ricostruzione della città. Le aspettative matrimoniali vengono stravolte quando la coppia non si trasferisce in un’abitazione privata, ma in una villa di lusso requisita, dove vive anche il vedovo tedesco Stefan Lubert, interpretato da Alexander Skarsgård.
Stefan, ex architetto ridotto a lavorare come operaio, vive con la figlia quattordicenne Freda (Flora Thiemann). Inizialmente, la coabitazione risulta complessa per Rachael, che fatica a comprendere la benevolenza del marito nei confronti di un tedesco, ma col tempo, sviluppa un legame con Stefan, scoprendo che anche lui è una vittima del conflitto.
La vera storia dietro il film
Il film, pur ispirato da eventi reali, si discosta in parte dalla vera vicenda che coinvolse la famiglia di Kim. Infatti, suo padre, Walter Brook, decise di non espellere i proprietari tedeschi della casa requisita, ma di condividerla con loro. In qualità di governatore del distretto di Pinneberg, si oppose al divieto di alloggio e consentì alla famiglia tedesca di continuare a vivere nella loro casa. Questo gesto segna l’inizio della loro amicizia e del superamento delle barriere culturali.
Kim, oggi ottantenne, riflette su quei tempi, raccontando come l’atmosfera in Gran Bretagna fosse caratterizzata da odio nei confronti dei tedeschi. Ricorda il terzo freddo inverno e il suo ruolo di “Die Eisbrecher”, il rompighiaccio, nel promuovere l’amicizia tra le famiglie. La sua testimonianza evidenzia l’importanza della riconciliazione nel dopo guerra.
Le famiglie coinvolte
Nel racconto familiare sono presenti diverse personalità significative:
- Walter Brook – Colonnello britannico
- Anthea Brook – Madre di Kim
- Rhidian Brook – Figlio, autore del libro “The Aftermath”
- Stefan Lubert – Vedovo tedesco
- Freda Lubert – Figlia di Stefan
- Colin Brook – Fratello di Kim
- Sheila Brook – Sorella di Kim
- Wilhelm Ladige – Proprietario tedesco della casa
- Erika Ladige – Moglie di Wilhelm
- Theo, Holger e Heike – Figli di Wilhelm e Erika