Il western più divertente di sempre ha avuto un remake 48 anni dopo con un attore che riprende il suo ruolo originale

Nel panorama cinematografico, alcuni film lasciano un segno indelebile grazie alla loro capacità di combinare umorismo, critica sociale e innovazione narrativa. Tra questi, spicca Blazing Saddles, una commedia Western diretta da Mel Brooks nel 1974, considerata una delle pellicole più divertenti e audaci della storia del cinema. Quasi cinquant’anni dopo, si è assistito a una reinterpretazione in chiave animata che ha mantenuto vivo l’interesse su questa produzione cult. In questo articolo vengono analizzati i dettagli di questa operazione e le differenze tra l’originale e la versione moderna.
blazing saddles: una commedia western iconica
trama e tematiche principali del film originale
Blazing Saddles è un parodico racconto ambientato nel West selvaggio, che narra di un progetto ferroviario volto a migliorare l’economia locale. La strategia dell’antagonista consiste nel manipolare le autorità per scacciare gli abitanti di un piccolo villaggio, così da poter sfruttare il terreno per il proprio tornaconto. Per sabotare le speranze dei cittadini, viene nominato uno sceriffo apparentemente inadatto: Bart, un uomo di colore. La pellicola si distingue per la sua satira pungente sui pregiudizi razziali e sulle convenzioni del genere western.
2022’s paws of fury: una versione ispirata a blazing saddles
la narrazione di paws of fury
Paws of Fury: The Legend of Hank, prodotto nel 2022, presenta uno scenario completamente diverso rispetto all’originale ma riprende alcuni elementi fondamentali. La storia segue un cane che desidera diventare samurai per salvare un villaggio di gatti minacciato da un potente proprietario terriero. Il film si ispira chiaramente a Blazing Saddles, anche se ambientato in un contesto ispirato al Giappone feudale invece che al West americano.
differenze tra i due lungometraggi
- ambientazioni diverse: West selvaggio vs villaggio giapponese;
- personaggi principali: uomo di colore nominato sceriffo vs cane aspirante samurai;
- tematiche culturali e stilistiche differenti ma con molteplici richiami umoristici;
- il film del 2022 mantiene molti riferimenti alle origini ma si presenta come una versione adatta alle famiglie.
mel brooks e il suo ruolo in entrambe le opere
mel brooks nel film originale e nella versione animata
Nelle due produzioni, Mel Brooks riveste ruoli distinti ma simbolici. Nel classico del ’74, interpreta principalmente il governatore William J. Le Petomane, personaggio che rappresenta l’autorità distratta e facilmente manipolabile dai piani malvagi dell’attorney general Hedley Lamarr (Harvey Korman). Invece, in Paws of Fury, presta la voce al Shogun Toshi, figura autorevole che nomina Hank come nuovo sceriffo della cittadina felina.
l’importanza del ruolo di mel brooks nelle due versioni
- Nell’originale: Mel Brooks non solo dirige ma interpreta anche il governatore, incarnando la comicità surreale tipica delle sue opere;
- Nella versione moderna: la sua presenza vocalica conferisce continuità tematica e humor riconoscibile ai fan delle sue interpretazioni più celebri.
il contributo degli autori e le differenze stilistiche tra i due titoli
Sebbene il copione di Paws of Fury includa i nomi dei coautori originali di Blazing Saddles, come Mel Brooks stesso insieme a Norman Steinberg, Richard Pryor ed altri, il risultato finale si discosta notevolmente dal capolavoro degli anni ’70 sotto vari aspetti stilistici e narrativi. Il film animato si propone come una versione più leggera ed accessibile alle famiglie pur mantenendo alcuni spunti comici derivati dall’opera originale.
- – Jim the Waco Kid (Gene Wilder)
- – Bart (Cleavon Little)
- – Hedley Lamarr (Harvey Korman)
- – Sherrif Hank (doppiato da Michael Cera)
- – Shogun Toshi (doppiato da Mel Brooks)
- – Ika Chu (voce Ricky Gervais)
- – Villaggisti felini e canini protagonisti della trama animata.
L’analisi tra le due opere evidenzia come il remake del 2022 abbia saputo reinterpretare con successo temi classici attraverso un linguaggio più moderno senza perdere i riferimenti alla satira originale che ha reso celebre lo stile di Mel Brooks.