Contagion 2: il sequel di steven soderbergh che colpisce dopo il covid

Negli ultimi tempi, si è intensificato il dibattito riguardo a un possibile sequel di Contagion, il film diretto da Steven Soderbergh nel 2011. Questo lungometraggio ha conosciuto un notevole aumento di popolarità durante la pandemia, grazie alla sua trama che sembra quasi anticipare eventi reali.

Le dichiarazioni di Steven Soderbergh sul sequel

Soderbergh ha recentemente condiviso alcune riflessioni riguardo a potenziali idee per un secondo capitolo della storia. Ha espresso forti riserve sull’opportunità di portare tali concetti sul grande schermo, ritenendo che alcune proposte possano risultare irresponsabili. Durante un’intervista al podcast One Decision, il regista ha affermato: “Ne stiamo parlando e ci sono venute in mente alcune idee terrificanti“. Ha inoltre sottolineato l’importanza di una trama che non risulti prevedibile.

I timori del regista riguardo al contenuto

Soderbergh ha approfondito le sue preoccupazioni, affermando: “Non voglio torturare le persone. Ci sono degli scenari a cui potreste giungere e che io potrei definire da irresponsabili.” Ha chiarito come alcune idee possano sembrare grandi ma non siano adatte per essere diffuse. Il regista ha esemplificato il suo approccio etico dicendo: “Si tratta di essere responsabili e di capire come le persone recepiscono certe cose.” Questa riflessione evidenzia il suo intento di evitare sensazionalismi, mantenendo sempre alta la propria integrità artistica.

L’approccio etico nella narrazione cinematografica

Soderbergh ha messo in luce la sua volontà di non contribuire a ciò che considera “rumore”, preferendo invece essere un segnale. La sua posizione è chiara: “Voglio essere un segnale. Non voglio essere rumore.” Con queste parole, egli sottolinea l’importanza di una narrazione sincera e significativa nell’ambito cinematografico.

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