Alto Knights: recensione del film con Robert De Niro e i suoi due volti del crimine

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L’arte cinematografica continua a stupire, e uno dei film più attesi è senza dubbio The Alto Knights – I due volti del crimine, che segna il ritorno di un’icona del grande schermo: Robert De Niro. In questa nuova pellicola, il noto attore interpreta i ruoli di due famosi boss mafiosi, diretti dal talentuoso Barry Levinson, vincitore dell’Oscar per Rain Man – L’uomo della pioggia. La storia si ispira ai veri capi mafiosi Frank Costello e Vito Genovese, portando sullo schermo una narrazione avvincente che esplora le dinamiche della criminalità organizzata.

La trama di The Alto Knights – I due volti del crimine

Il film inizia con un colpo di scena: Frank Costello riceve un proiettile alla testa mentre aspetta l’ascensore. Il suo assalitore, il gangster Vincent Gigante, scappa ignaro che l’attentato non ha avuto successo. La storia si sviluppa attraverso flashback, rivelando le origini di Frank e Vito, entrambi figli di immigrati italiani a Manhattan all’inizio del ventesimo secolo. Mentre Frank cerca fortuna attraverso attività illegali durante il proibizionismo, Vito aspira a un potere sempre maggiore.

I personaggi principali nel cast

  • Robert De Niro – Frank Costello / Vito Genovese
  • Debra Messing – Bobbie (moglie di Frank)
  • Katherine Narducci – Anna (moglie di Vito)
  • Vincent Gigante

I tratti distintivi dei protagonisti: Costello e Genovese

Frank Costello, descritto come il “primo ministro della malavita”, è un gangster astuto e cauto che riesce a mantenere la pace a New York grazie alle sue connessioni con politici e forze dell’ordine. Si presenta come un uomo rispettabile, lontano dalla vita criminale. D’altra parte, Vito Genovese, cresciuto nello stesso ambiente ma spinto da una brama insaziabile di potere, rappresenta la faccia opposta della medaglia. La loro interazione mette in luce le differenze tra i due personaggi e la complessità delle relazioni mafiose.

L’aspetto comico nella drammaticità del film

Sebbene sia principalmente un gangster movie, The Alto Knights – I due volti del crimine non manca di momenti ironici. Le disavventure del giovane Vincent Gigante offrono spunti comici significativi, contribuendo così a creare una narrativa bilanciata tra tensione e leggerezza. Questa capacità di mescolare generi conferisce al film una personalità unica all’interno del panorama cinematografico contemporaneo.

The Alto Knights – I due volti del crimine: Un’analisi finale
Sommario:

Nell’intreccio tra realtà storica e finzione cinematografica, The Alto Knights – I due volti del crimine sorprende per la sua capacità di coinvolgere lo spettatore attraverso interpretazioni straordinarie ed elementi umoristici ben inseriti nella trama.

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