Criminal minds: perché la terza stagione ha deluso i fan abbandonando il migliore personaggio

La terza stagione di Criminal Minds: Evolution ha concluso il suo arco narrativo dedicato alla saga di Sicarius, portando a una chiusura significativa per uno dei personaggi principali. La serie, ripartita nel 2022, ha visto il dipartimento FBI del Behavioral Analysis Unit impegnato in un continuo scontro e collaborazione con Elias Voit (interpretato da Zach Gilford), noto anche come Sicarius. La stagione finale ha segnato il definitivo addio a Voit/Sicarius, ma non senza lasciare alcune questioni irrisolte.
analisi della stagione 3 di criminal minds: evolution
il punto di vista sulla trama
Il percorso narrativo della stagione si è rivelato complesso e spesso disomogeneo, con difficoltà nella gestione del ritmo e nello sviluppo approfondito dei personaggi. Tra i momenti più drammatici si annovera la perdita di uno dei personaggi più amati, che ha rappresentato uno dei punti più tragici dell’intera serie. La narrazione si è concentrata molto sul confronto tra gli agenti e il killer, lasciando poco spazio ad altre sottotrame.
il ruolo di jj in criminal minds: evolution
aspettative sul protagonismo di jj
Tra i membri storici del cast, Jennifer “JJ” Jareau (interpretata da A.J. Cook) era considerata una delle figure centrali della nuova stagione. Le campagne promozionali e le anticipazioni avevano alimentato l’aspettativa che JJ assumesse un ruolo da protagonista assoluto, seguendo le orme dei predecessori Rossi e Prentiss, che avevano avuto storyline lunghe e risolutive nel corso delle stagioni precedenti.
l’esclusione di jj e l’ascesa di voits nel secondo semestre
la twist del disciple e la sua incidenza su jj
Nel corso della stagione, la storyline più importante riguardava la morte improvvisa di Will LaMontagne Jr., partner storico di JJ. Dopo aver affrontato il dolore per questa perdita durante l’episodio dedicato al suo funerale (“Time to Say Goodbye”), JJ sembrava destinata a evolversi come personaggio centrale. La narrazione ha preso una piega diversa con l’introduzione di nuovi conflitti legati alla rete criminale di Voit.
In particolare, la storyline relativa a Voit ha progressivamente relegato JJ ai margini della scena narrativa. L’approfondimento sulla storia passata del killer ha monopolizzato le ultime puntate, lasciando JJ in secondo piano e privandola dello sviluppo atteso. La relazione tra i due personaggi avrebbe potuto rappresentare un parallelo interessante per arricchire entrambe le trame; invece, l’eccessiva focalizzazione su Voit ha impedito a JJ di ricevere una chiusura adeguata.
la morte di will la montagna e il trattamento della trama
la storia dedicata a will e la sua importanza per jj
Il decesso improvviso di Will LaMontagne Jr., interpretato da Josh Stewart, rappresentò uno degli eventi più significativi in questa stagione. L’episodio “Time to Say Goodbye” aveva promesso un approfondimento emotivo sulla perdita e sul processo di lutto della protagonista femminile. Purtroppo, questa storyline è stata abbandonata troppo presto per fare spazio ad altri sviluppi narrativi legati all’attacco principale.
l’insoddisfazione per la gestione del trauma di jj
Sebbene JJ abbia vissuto traumi profondi nella serie originale — dal rapporto con il marito alla perdita dei colleghi — questa volta il percorso verso una vera elaborazione emotiva è stato superficialmente trattato o semplicemente trascurato. L’unico momento che poteva rappresentare una possibile svolta fu l’apertura verso la dottoressa Ochoa (interpretata da Aimee Garcia), ma anche questa occasione si è rivelata insufficiente per dare piena soddisfazione al suo arco narrativo.
l’insistenza su voit e i suoi effetti su jj
il network di sicarius ha fatto troppa paura a jj
L’introduzione del network criminale guidato da Voit ha rappresentato un trauma ulteriore per JJ: l’essere stata vittima del suo passato professionale si è tradotta in un senso persistente d’impotenza ed insoddisfazione. Il fatto che Voit sia riuscito a sostituire temporaneamente JJ come figura centrale nelle ultime fasi della stagione appare come un segno evidente dell’abbandono subito dalla protagonista.
Sostituire JJ con Voit avrebbe potuto essere un’opportunità narrativa valida se fosse stato gestito con maggiore attenzione alle sue emozioni e al suo percorso personale; invece, questa scelta sembra aver banalizzato le sue sofferenze lasciando molte questioni aperte senza una reale risoluzione.
conclusioni sulla stagione 3 di criminal minds: evolution
La terza stagione si presenta come un capitolo ricco di spunti interessanti ma anche caratterizzato da scelte narrative discutibili che hanno penalizzato lo sviluppo completo dei personaggi principali come JJ. La sua assenza prolungata dai momenti decisivi e il trattamento superficiale delle sue ferite emotive evidenziano come questa parte finale abbia sacrificato alcuni aspetti fondamentali dell’arco narrativo originale in favore dell’intensificazione delle trame legate al killer Voit.
Sono molti i volti noti presenti nella terza stagione:- Kirsten Vangsness nei panni di Penelope Garcia
- Matthew Gray Gubler nei panni del dottor Spencer Reid
- A.J. Cook nel ruolo di Jennifer “JJ” Jareau
- Joe Mantegna nei panni di David Rossi
- Paget Brewster nei panni di Emily Prentiss
- Nicholas D’Agosto nel ruolo di Doug Bailey
- Josh Stewart come Will LaMontagne Jr.
- Zach Gilford nel ruolo di Elias Voit / Sicarius