Come è stato risolto il problema di shining dopo oltre 30 anni

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La controversia tra Stephen King e l’adattamento cinematografico di “Shining”

il dissenso tra l’autore e il film di Stanley Kubrick

Il film “Shining” di Stanley Kubrick si è affermato come un capolavoro imprescindibile del cinema horror, tuttavia, Stephen King, autore del romanzo originale pubblicato nel 1977, non ha mai nascosto il suo disappunto riguardo alla trasposizione. La principale ragione di questa insoddisfazione risiede nelle differenze strutturali e narrative tra il libro e il film, che hanno portato l’autore a considerare quest’ultima come una interpretazione lontana dall’essenza del suo lavoro.

le divergenze tra il romanzo e il film di Kubrick

Nel romanzo, Jack Torrance appare come un uomo segnato dalla lotta interiore e dalla dipendenza, un personaggio complesso e tragico, il cui progressivo declino è una parte fondamentale della narrazione. Contrariamente, nel film, Jack viene mostrato come una figura già instabile fin dalle prime scene, omettendo così il percorso di crescendo emotivo presente nel romanzo. Questa scelta ha subito influenzato altri aspetti della storia, come la fuga dei personaggi e la distruzione dell’Overlook Hotel, modificando significativamente il senso del finale e il ruolo di personaggi come Dick Hallorann. Un esempio emblematico è la presenza di una celebre foto degli anni Venti, inserita da Kubrick, la quale ha alimentato interpretazioni misteriose che poco si collegano alla natura soprannaturale del romanzo. Per Stephen King, questa trasposizione sarebbe una versione distorta del suo libro, priva del suo spirito originale.

l’arrivo di “Doctor Sleep” e la riconciliazione dei due universi

Per decenni, la distanza tra il romanzo e l’adattamento cinematografico ha rappresentato un vero e proprio punto di rottura. La svolta definitiva si è verificata con l’uscita di “Doctor Sleep”, diretto da Mike Flanagan, nel quale si è optato per una strategia di riconciliazione tra le due narrative. Il regista ha cercato di rispettare sia l’estetica del film di Kubrick, riconoscendo la sua importanza come opera indipendente, sia di riportare alla luce gli elementi emotivi e narrativi mancanti nel film. La scena in cui Dan Torrance torna all’Overlook e si verifica l’esplosione della caldaia rappresenta il ritorno alle radici del romanzo, riprendendo il finale originale di Stephen King. La rievocazione di Jack, attraverso una visione, crea una rappresentazione più umanizzata del personaggio, rendendo evidente un percorso di redenzione piuttosto che una semplice figura di mostro.

una conclusione coerente e rispettosa delle due versioni

In più di trent’anni, si è arrivati a una soluzione che riesce a integrare le differenze tra le due interpretazioni di “Shining”. La scelta di Flanagan di rispettare la narrazione del romanzo, senza cancellare le innovazioni del film di Kubrick, ha portato alla creazione di un finale più autentico e compatto. Questa operazione ha restituito il senso originario della storia, rendendo possibile una chiusura armoniosa tra le due visioni. La scelta di far dialogare le due versioni onora la natura complessa del cult, offrendo una chiave di lettura nuova e più completa.

Personaggi, ospiti e membri del cast:

  • Jack Nicholson
  • Stanley Kubrick
  • Stephen King
  • Mike Flanagan
  • Dan Torrance
  • Dick Hallorann

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