6 serie tv che sono cambiate da odiate a amate
Nel panorama delle produzioni televisive, molte serie di successo inizialmente incontrarono un’accoglienza fredda o di critica negativa, tanto da essere giudicate poco apprezzate o addirittura odiate dal pubblico. Con il passare del tempo, invece, divennero veri e propri riferimenti nella storia della TV, grazie a un miglioramento della narrazione, allo sviluppo dei personaggi o a una maggiore maturità degli spettatori. Questo approfondimento analizza alcune tra le serie più iconiche che, pur partendo con un giudizio negativo, sono poi riuscite a conquistare i cuori di milioni di telespettatori.
serie televisive che hanno superato le critiche iniziali
la perseveranza di “the vampire diaries”
Durante gli anni 2000, il filone dei racconti sui vampiri è stato al centro di una vera e propria ondata di successo, con “The Vampire Diaries” come protagonista. Tratta dal ciclo letterario di L. J. Smith e trasmessa sulla rete CW dal 2009 al 2017 per otto stagioni, la serie ambienta gli eventi in una fittizia cittadina della Virginia, Mystic Falls. La storia segue Elena Gilbert (Nina Dobrev), una adolescente che si innamora di Stefan Salvatore (Paul Wesley), un vampiro dal cuore buono. La complicazione nasce con il ritorno in città di Damon (Ian Somerhalder), il fratello maggiore di Stefan, per motivi legati al suo passato con Katherine Pierce, che è anche il doppio di Elena.
All’esordio, “The Vampire Diaries” scese subito nel travaglio di un forte appiattimento di giudizi, poiché arrivò in un momento in cui l’offerta di contenuti sui vampiri era sovraffollata, tanto da essere visto come una copia di altri prodotti di successo come “Twilight”. Quello che all’inizio sembrava un fallimento si trasformò in un fenomeno di culto, grazie alla capacità della serie di rinnovarsi nel tempo e alla fedeltà di un pubblico sempre più affezionato.
il cammino di “Brooklyn Nine-Nine” verso il consenso
Brooklyn Nine-Nine è una sit-com che narra le vicende di un distretto di polizia di Brooklyn, con un taglio umoristico e satirico. Creata da Dan Goor e Michael Schur, la serie è andata in onda dal 2013 al 2018 per otto stagioni. All’esordio, gli spettatori e i critici non hanno accolto immediatamente con entusiasmo questa produzione, giudicandola superficiale e poco riuscita. La comicità, ritenuta forzata, e i personaggi, all’inizio poco apprezzati, hanno richiesto un periodo di accruore da parte del pubblico.
Col tempo, invece, Brooklyn Nine-Nine ha trovato la propria identità, conquistando un pubblico sempre più affezionato grazie alle sue trovate comiche, ai personaggi ben delineati e all’approccio fresco. La serie è diventata uno tra i più apprezzati esempi di sitcom degli ultimi anni, dimostrando che la perseveranza nella qualità può prevalere sulle prime resistenze.
l’evoluzione di “Lucifer”: da serie criticata a cult
Il show “Lucifer”, tratto dal personaggio creato da DC Comics, è stato trasmesso per la prima volta nel 2016 e si è concluso nel 2021, dopo sei stagioni. Racconta le avventure del diavolo Lucifer Morningstar (Tom Ellis), che decide di abbandonare l’Inferno per trasferirsi a Los Angeles, dove gestisce un bar e collabora con il dipartimento di polizia sulla scena di vari omicidi. La serie combina elementi di fantasy, crime e commedia, e all’inizio ha incontrato diverse critiche, ritenuta un’incerta mescolanza di generi, con alcuni parallelismi a produzioni come “Sleepy Hollow”.
La sua natura di prodotto “misto” e il contesto di uscita, in un periodo in cui i contenuti sovrabbondavano, lo resero un fallimento di critica al debutto. Con il passare del tempo, invece, “Lucifer” ha saputo affermarsi grazie alla sua originalità e al carisma del protagonista, conquistando il pubblico e ottenendo il supporto di Netflix, che ha contribuito a salvare la serie dal rischio di cancellazione definitiva.
serie che hanno iniziato con un cattivo riscontro
“The Office”, dal fallimento alla consacrazione
Il fenomeno televisivo “The Office”, adattamento dell’omonima serie britannica di Ricky Gervais, ha trovato il suo pubblico solo a maturità, nonostante sia oggi considerata uno dei migliori sitcom di sempre. Trasmesso dal 2005 al 2013, con nove stagioni, il primo impatto fu piuttosto deludente. Molti spettatori e critici considerarono il prodotto come una copia inferiore del modello britannico, con personaggi poco simpatici e toni poco convincenti.
Particolare attenzione viene dedicata al personaggio di Michael Scott (Steve Carell), che all’inizio risultava insopportabile e poco empatico. La crescita della serie, e la fortuna di Carell, hanno portato a un’evoluzione naturale dell’intera produzione, che in seguito ha segnato record di ascolti e consensi.
“Parks and Recreation”: dall’oblio al ranking delle serie più amate
Ideata da Greg Daniels e Michael Schur, “Parks and Recreation” è una sitcom satirica ambientata nel settore dei parchi di una città immaginaria dell’Indiana. La serie è andata in onda dal 2009 al 2015, e la sua prima stagione fu molto criticata, visto che molti la videro come una copia povera di The Office. Il personaggio di Leslie Knope (Amy Poehler) passò attraverso una fase di scarsa attenzione e di poco apprezzamento, ma con l’evoluzione della narrazione, la serie ha trovato il suo stile, conquistando un pubblico fedele e influenzando il panorama delle sitcom recenti.
“Friends”: da inizio sottovalutato a icona storica
Il cast di “Friends” è ormai un’icona che ha segnato intere generazioni, ma l’esordio non fu dei più brillanti. Creata da David Crane e Marta Kauffman, la sitcom trasmise dal 1994 al 2004, e la prima stagione venne giudicata poco innovativa e scontata, con critiche che assottigliavano la sua originalità. La serie, ambientata a New York, segue le vicende di sei amici tra alti e bassi, e richiese alcuni anni prima di essere riconosciuta come uno dei migliori prodotti della TV moderna. La sua capacità di adattarsi e di far immedesimare milioni di spettatori ne ha fatto un simbolo della cultura pop.
Questi esempi dimostrano che la perseveranza, unita a una progressiva maturazione del prodotto, può trasformare una serie in un successo vero e proprio, anche se all’inizio la critica o il pubblico non si sono mostrati entusiasti.
Personaggi e attori principali:
- “The Vampire Diaries”: Nina Dobrev, Paul Wesley, Ian Somerhalder
- “Brooklyn Nine-Nine”: Andy Samberg, Andre Braugher, Terry Crews
- “Lucifer”: Tom Ellis, Lauren German, Kevin Alejandro
- “The Office”: Steve Carell, Rainn Wilson, John Krasinski
- “Parks & Recreation”: Amy Poehler, Rashida Jones, Aubrey Plaza
- “Friends”: Jennifer Aniston, Courteney Cox, Matt LeBlanc, Lisa Kudrow, David Schwimmer