Netflix presenta fixed, la commedia animata che fa ridere con umorismo crudo e ingegnoso

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In un panorama cinematografico sempre più variegato, alcune produzioni si distinguono per il loro approccio originale e la capacità di sorprendere lo spettatore. Tra queste, un film d’animazione che ha attirato l’attenzione per il suo mix di umorismo irriverente e momenti di tenerezza, riuscendo a coniugare elementi comici con una narrazione più profonda. Questo articolo analizza le caratteristiche principali di questa pellicola, evidenziando i punti di forza e le peculiarità che la rendono unica nel suo genere.

fixed: una struttura semplice ma sorprendente

una premessa versatile e divertente

Il punto di partenza del film si basa su un’idea estremamente essenziale: un cane domestico, Bull, scopre che sarà sterilizzato al mattino successivo. La narrazione si sviluppa attraverso una notte di baldoria tra amici canini (doppiati da attori come Idris Elba, Fred Armisen e Bobby Moynihan), creando così uno scenario ricco di situazioni comiche e momenti esilaranti. La semplicità della trama rappresenta il motore principale che permette alla storia di procedere in modo fluido e coinvolgente.

una comicità sfaccettata

Il film si distingue per la capacità di alternare due registri comici: da un lato, humor crudo e provocatorio tipico delle commedie per adulti; dall’altro, riferimenti più innocenti ed evocativi dello stile classico dell’animazione disegnata a mano. Questa versatilità permette al film di offrire risate sia attraverso battute esplicite sia mediante humor più sottile, creando contrasti efficaci grazie all’abilità del regista nel passare da una modalità all’altra senza perdere ritmo o coerenza narrativa.

un cuore autentico sotto gli scherzi più spinti

Sotto l’aspetto superficiale fatto di battute volgari e scene grottesche, il film cela un messaggio profondo legato alla ricerca dell’amore e dell’accettazione. La relazione tra Bull e Honey rappresenta il nucleo emotivo della storia: due cani innamorati che devono superare ostacoli simbolici legati alle convenzioni sociali canine – come il desiderio di stabilità sentimentale contro le aspettative esterne.

Il tema della sterilizzazione viene utilizzato come metafora del desiderio di libertà personale e dell’autenticità. Bull aspira a trovare il proprio posto nel mondo senza essere definito dai limiti imposti dalla società o dalle sue caratteristiche fisiche. Questa narrazione offre uno sguardo empatico sulle dinamiche relazionali, anche se presentata attraverso un linguaggio volutamente sopra le righe.

una produzione animata dal forte impatto visivo ed emozionale

L’estetica del film richiama uno stile disegnato a mano che richiama classici come “Tom & Jerry”, offrendo allo spettatore un’esperienza visiva nostalgica ma innovativa. La scelta stilistica non è casuale: permette ai personaggi antropomorfi di esprimere emozioni complesse pur rimanendo coerenti con l’umorismo sfacciato del racconto.
Nonostante l’approccio audace nei contenuti, il film mantiene una sincerità emotiva evidente nella relazione tra i protagonisti principali. La tensione tra desiderio di libertà individuale e bisogno di affetto crea momenti toccanti che arricchiscono la comicità grossolana.

  • Genndy Tartakovsky (regista)
  • Jon Vitti (sceneggiatore)
  • Michele Murdocca (produttrice)

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