Netflix esce dalla corsa agli Oscar tv dopo acquisizione Warner Bros

Contenuti dell'articolo

la ricerca del nuovo broadcaster per gli Oscar

Con l’imminente debutto delle nomination agli Oscar previsto tra meno di due mesi, la Academy of Motion Picture Arts and Sciences si sta concentrando sulla selezione di un nuovo emittente televisiva per la trasmissione dell’evento. Mentre il broadcasting continua a essere al centro di discussioni, i principali contendenti e le recenti evoluzioni segnano un momento cruciale per la gestione della celebre cerimonia.

l’attuale situazione del broadcasting degli Oscar

contratti in scadenza e trattative in corso

Il contratto di ABC con la Academy, che permette la trasmissione delle cerimonie fino al 2028, rappresenta ancora l’accordo in essere. Questo anniversario, che segnerà le 50 edizioni trasmesse dall’emittente, è stato al centro di diverse trattative per prolungare o rinnovare i diritti. Negli ultimi anni, Netflix e YouTube avevano manifestato interesse nel subentrare, ma attualmente le trattative con queste piattaforme risultano in stand-by.

ABC investe circa 120 milioni di dollari all’anno per la messa in onda degli Oscar, fatto che sottolinea l’importanza strategica dell’evento nel panorama televisivo.

la possibile sostituzione di ABC: i candidati principali

il ruolo di NBCUniversal e YouTube

Tra i potenziali nuovi broadcaster, NBCUniversal ha riacceso le proprie chance di aggiudicarsi la trasmissione, grazie alla comprovata capacità di attrarre un vasto pubblico durante eventi di grande richiamo come i Giochi Olimpici estivi e laParata di Thanksgiving di Macy’s, che ha registrato un record di oltre 43 milioni di spettatori. La presenza di queste ultime manifestazioni ha rafforzato l’interesse del network verso l’assegnazione dell’evento più importante dell’industria cinematografica.

Dal canto suo, YouTube resta in pole position, in quanto le visualizzazioni di clip e discorsi tratti dalle trasmissioni passate superano di gran lunga gli ascolti delle dirette. Questo dato evidenzia un nuovo modello di fruizione, predominante sui contenuti digitali rispetto alla tradizionale televisione.

illustrazione storica dei broadcaster degli Oscar

passaggi e costi degli accordi televisivi

Dal 1953 ad oggi, gli Oscar sono stati trasmessi da diversi canali, con PBS, NBC e ABC come principali protagonisti. Dal 1961, ABC ha detenuto i diritti per circa 10 anni prima di passare di nuovo a NBC tra il 1971 e il 1975. Con l’attuale accordo in scadenza nel 2028, ABC si appresta a concludere il suo ciclo, avendo speso circa 120 milioni di dollari all’anno per le edizioni trasmesse.

il contesto della fusione Netflix e Warner Bros

le implicazioni del colosso dello streaming

Il recente annuncio dell’acquisizione di Warner Bros da parte di Netflix, del valore di 83 miliardi di dollari, ha rivoluzionato il panorama cinematografico e televisivo. La fusione, che si prevede possa completarsi entro 12-18 mesi, ha suscitato reazioni contrastanti tra gli operatori hollywoodiani e le organizzazioni dei lavoratori, come la Writers Guild of America.

In risposta a questa operazione, Netflix ha ribadito che «nulla cambierà immediatamente» e che le operazioni di HBO Max continueranno a essere separate, in attesa della conclusione dell’accordo. Possibili ripercussioni si prevedono anche in ambito di prezzi e offerte di abbonamento, dato che Netflix si appresta a integrare un vasto catalogo di contenuti Warner Bros.

Il futuro del broadcasting degli Oscar, in presenza di queste grandi manovre, si prospetta come un’interessante fase di transizione, con nuove possibilità per le piattaforme digitali di affermarsi come nuove protagoniste.

personaggi, ospiti e membri del cast

  • Sipario con artisti e presentatori non ancora annunciati
  • Nuovi potenziali televiseur, tra cui NBCUniversal
  • Rappresentanti e dirigenti delle principali piattaforme di streaming
  • Personaggi di rilievo nel mondo del cinema e della televisione coinvolti nelle trattative

Rispondi