Morti indimenticabili dei personaggi che hanno reso la serie imperdibile ma hanno creato problemi futuri

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La serie televisiva The 100 si è distinta per la sua natura imprevedibile e per la frequente soppressione di personaggi principali, lasciando spesso gli spettatori senza certezze sulla sorte dei protagonisti. Questa caratteristica ha contribuito a creare un clima di suspense e tensione, rendendo ogni morte un momento cruciale e memorabile. In questo approfondimento si analizzeranno le morti più significative della serie, il loro impatto sulla narrazione e le controversie che hanno generato tra i fan.

le morti che hanno segnato la storia di The 100

i primi decessi e il messaggio di insicurezza

Dalla prima stagione, la serie ha mostrato che nessuno era al sicuro. Le morti di personaggi come Wells e Charlotte hanno trasmesso un messaggio chiaro: non bisogna affezionarsi troppo ai protagonisti. Questi eventi avvennero in modo rapido, impedendo ai personaggi di svilupparsi completamente e lasciando gli spettatori con il senso che nulla fosse scontato.

la fine di Finn Collins: uno dei colpi di scena più efficaci

Il decesso di Finn Collins rappresenta uno dei momenti più iconici della serie. Fin dall’inizio, si pensava che sarebbe stato uno dei personaggi principali destinati a durare più a lungo, ma la sua morte arricchì la narrazione con un elemento di brutalità inaspettata. La scena in cui Clarke lo uccide segnò una svolta importante, dimostrando che anche i personaggi più amati potevano soccombere nel mondo crudele del racconto.

l’impatto della morte di finn sulla trama e sui protagonisti

Finn come punto di svolta per Clarke e l’evoluzione della serie

La morte di Finn rappresentò un momento decisivo: Clarke si trovò ad assumere decisioni sempre più dure, sacrificando anche la propria felicità per il bene del gruppo. La scena in cui Clarke decide di uccidere Finn – rinunciando alla speranza di salvarlo – simboleggiò la perdita dell’innocenza e l’ingresso in una fase più oscura della narrazione.

Clarke e le continue rinunce personali

Nel corso delle stagioni successive, Clarke portò avanti un modello ricorrente: mettere da parte i propri sentimenti per garantire la sopravvivenza degli altri. Questo comportamento le attirò critiche da alcuni personaggi come Raven, ma fu anche motivo di conflitto interno ed evoluzione del suo ruolo all’interno della storia.

le morti divisive e le polemiche tra i fan

Lexa: una delle morti più contestate

La scomparsa del personaggio Lexa nella terza stagione è stata molto criticata perché ritenuta esempio del cosiddetto “trope bury your gays”, ovvero la tendenza a uccidere personaggi LGBTQ+ poco dopo averli introdotti. La scelta ha suscitato molte polemiche riguardo alle rappresentazioni stereotipate nelle produzioni televisive.

altri personaggi controversi come Lincoln e Bellamy

  • Lincoln: il suo finale ha senso narrativamente ma ha lasciato incompiuto il suo arco narrativo; sembra essere stato deciso anche a causa di divergenze tra attore e produzione.
  • Bellamy: la sua improvvisa morte nella settima stagione ha sconvolto molti fan, distruggendo anni di sviluppo del suo percorso personale.

l’evoluzione narrativa dopo le morti principali

Dopo queste decisioni narrative fortemente impattanti, lo show ha continuato ad adottare uno stile crudo e spietato, introducendo ulteriormente situazioni estreme che hanno diviso pubblico e critica. La brutalità crescente si è tradotta in momenti controversi come quella della morte improvvisa di alcuni protagonisti nel finale o durante stagioni successive.

Sono stati diversi i motivi dietro questa scelta: dal voler mantenere alta l’attenzione fino alla volontà autoriale di mostrare un mondo senza scrupoli dove niente può essere dato per scontato.

Membri del cast:
  • Kai Parker: morto nella quarta stagione;
  • Luna: scomparsa nella seconda stagione;
  • Niylah: lasciata nel corso delle stagioni;
  • Alice: deceduta durante alcune puntate cruciali;
  • Miller: ucciso in circostanze drammatiche;
  • Thelonious Jaha: abbandonato o ucciso nelle stagioni finali.

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