Lonely Planet su Netflix: Scopri La Commedia Romantica Che Non Ti Aspettavi

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In un contesto affascinante come il Marocco, la scrittrice di successo Katherine Loewe si trova impantanata in una vera e propria crisi creativa. Con un’importante scadenza imminente per il suo ultimo romanzo, decide di trascorrere un breve soggiorno in un resort, coincidente con una conferenza letteraria che riunisce diverse figure di spicco del panorama letterario mondiale. Reduce da una dolorosa separazione, Katherine fatica ad ambientarsi in un’atmosfera festosa e vivace che sembra distante dalla sua condizione attuale.

lonely planet: un intreccio di storie

All’interno del medesimo resort, si trova anche la giovane e promettente Lily Kemp, il cui romanzo d’esordio ha riscosso un clamoroso successo, accompagnata dal fidanzato Owen, che si sente decisamente fuori posto tra scrittori affermati. Con l’aggravarsi dei conflitti tra Lily e Owen, quest’ultimo trova conforto nella compagnia di Katherine, dando vita a una storia d’amore che deve affrontare ostacoli legati alla differenza di età e alle dinamiche di relazione complicate.

La crisi di Katherine

Katherine rappresenta una figura complessa, profondamente segnata dalla recente rottura e dal blocco creativo. La sua ricerca di ispirazione sembra ostacolata dalle interazioni sociali forzate e dai continui malumori che caratterizzano il suo soggiorno.

la superficialità della narrazione

La sceneggiatura di Lonely Planet risulta a tratti banale, con un’impostazione che ricorda un copione generato da un algoritmo: una giovane innamorata di una scrittrice più matura, ma con interazioni poco profonde. Nonostante le buone intenzioni di Laura Dern nel dare vita a un personaggio torbido e sfaccettato, il co-protagonista Liam Hemsworth appare sbiadito e privo di spessore, rendendo difficile l’immedesimazione del pubblico.

Le forzature narrative

La rappresentazione del contrasto tra cultura e popolarità si traduce in una rappresentazione superficiale, evidenziando le discrepanze tra i vari personaggi in modo poco credibile. I conflitti raccontati risultano forzati e pace sminuendo l’impatto emotivo dell’intera vicenda.

l’atmosfera marocchina

Il film cerca di evocare il fascino esotico di Marrakech, ma il contesto rimane limitato. Nonostante il richiamo delle meraviglie naturali circostanti, lo sfondo e il resort si rivelano anticlimatici rispetto alle aspettative. Susannah Grant, regista del progetto, aveva fatto il suo debutto alla regia vent’anni fa ma, nonostante i successi passati, non riesce a trasmettere la stessa magia in questo nuovo lavoro.

Di fatto, Lonely Planet si affloscia rapidamente, mancando di colpi di scena che possano raddrizzare un racconto che di per sé risulta troppo prevedibile e monotono.


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