La verità scioccante sul set horror di Netflix: regista perde il cane e il cast finisce in ospedale

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Il mondo del cinema horror è spesso avvolto da un alone di mistero e inquietudine, particolarmente quando il confine tra finzione e realtà si assottiglia. Questo è il caso del film horror The Deliverance, diretto da Lee Daniels e disponibile su Netflix, che racconta eventi inspiegabili accaduti durante le riprese. Queste vicende paranormali hanno lasciato un segno tangibile su cast e troupe, con episodi che includono diagnosi sorprendenti e incidenti sul set.

gli eventi inspiegabili durante le riprese

Il film The Deliverance racconta la storia di una famiglia in Indiana convinta che la loro casa sia un portale per l’inferno, a causa di una serie di eventi demoniaci. Durante le riprese, il regista Daniels era così preoccupato che i fenomeni paranormali potessero persistere anche fuori dallo schermo che organizzò cerchi di preghiera per proteggere il set e il cast. Nonostante queste precauzioni, alcuni membri della produzione hanno segnalato eventi inquietanti. Ad esempio, la sorella del regista, presente in una scena con Glenn Close, è stata diagnosticata con un cancro ai polmoni pochi giorni dopo la sua partecipazione.

incidenti e malattie inaspettate

Altre figure coinvolte nelle riprese hanno subito inconvenienti inspiegabili. L’attrice e comica Mo’Nique, interprete di una assistente sociale nel film, è stata ricoverata in ospedale dopo una scena impegnativa. Lo stress fisico e le condizioni ambientali durante le riprese hanno sollevato preoccupazioni tra il cast e la troupe.

un film ispirato a eventi reali

Il thriller demoniaco The Deliverance trae ispirazione da eventi realmente accaduti nell’Indiana nel 2011. La vicenda coinvolge Latoya Ammons e la sua famiglia, focalizzandosi su presunti episodi di possessione demoniaca. Un articolo pubblicato nel 2014 dall’Indianapolis Star ha dettagliato queste esperienze, tra cui un episodio in cui un bambino di nove anni avrebbe camminato all’indietro su un muro davanti a testimoni.

scetticismo e conferme ufficiali

Molti inizialmente sospettavano che la storia fosse stata inventata per ottenere guadagni economici, ma un ufficiale di polizia che indagò sul caso affermò di essere “un credente” dopo aver visitato la casa e raccolto testimonianze. Il capitano Charles Austin descrisse l’intero caso come uno dei più strani che avesse mai affrontato.


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