La vera storia delle donne del 6888° battaglione: il film Netflix che non puoi perderti

Il nuovo lungometraggio The Six Triple Eight, scritto e diretto da Tyler Perry, celebra il contributo delle donne afroamericane nel contesto della Seconda Guerra Mondiale. Questo film è previsto nelle sale cinematografiche il 6 dicembre e sarà disponibile in streaming su Netflix a partire dal 20 dicembre. L’obiettivo del film è quello di raccontare storie umane universali in cui chiunque, indipendentemente dalla razza o dal genere, possa riconoscersi, come sottolineato dalla produttrice Nicole Avant.
Il coraggio di Romay Johnson Davis
Romay Johnson Davis, quando aveva vent’anni, decise di arruolarsi per contribuire allo sforzo bellico, seguendo l’esempio dei suoi cinque fratelli. I suoi genitori furono di supporto alla sua scelta nonostante l’incertezza iniziale del padre. Si imbarcò sull’Île de France nel febbraio del 1945, diretta verso Glasgow con altre reclute, per la maggior parte giovani donne afroamericane, pronte a porre rimedio a un enorme arretrato di posta non consegnata.
Durante il viaggio, la nave si trovò in pericolo a causa di un U-Boot tedesco. Nonostante le circostanze spaventose, la Davis incoraggiò le sue compagne a mantenere la calma e a non lasciarsi sopraffare dalla paura.
Un battaglione pionieristico
Il 6888° Battaglione dell’Elenco Postale Centrale è stato il primo battaglione di donne afroamericane a servire all’estero nelle forze armate statunitensi. Le esperienze di queste donne sono state raramente celebrate fino all’uscita di The Six Triple Eight. I soldati afroamericani hanno svolto un ruolo significativo nelle forze armate americane sin dalla Rivoluzione americana. Durante la Prima Guerra Mondiale, però, le donne avevano accesso limitato, a eccezione di poche infermiere.
Le sfide iniziali
La partecipazione femminile nelle forze armate statunitensi è stata formalmente riconosciuta solo nel 1942. Con la proposta di legge della rappresentante Edith Nourse Rogers, fu istituito il Corpo Ausiliario dell’Esercito Femminile. La pioniera Mary McLeod Bethune sostenne con passione un maggiore coinvolgimento delle donne afroamericane nelle forze armate.
- Charity Adams
- Fannie Griffin McClendon
- Anna Tarryk
Condizioni di lavoro difficili
Il 14 febbraio 1945, il battaglione si stabilì a Birmingham, dove dovette affrontare una realtà di segregazione e discriminazione anche in territorio europeo. Ospitati in un ex collegio, si trovarono a lavorare in condizioni pessime, con magazzini sprovvisti di riscaldamento e affetti da infestazione di topi.
Nonostante le difficoltà, il battaglione riuscì a smistare oltre 17 milioni di lettere e pacchi in soli tre mesi, battendo ogni previsione. Il morale venne rinforzato da attività sociali, come uscite per bowling e inviti a cene, che permisero di mantenere un certo spirito di comunità.
Riconoscimenti tardivi
Il 6888° Battaglione ricevette scarsa attenzione al termine della guerra e dovette attendere quasi ottant’anni per essere insignito dalla Medaglia d’Onore del Congresso, conferita dal Presidente Joe Biden nel 2022. L’assenza di celebrazioni rifletteva l’indifferenza che i veterani afroamericani avevano vissuto al ritorno.
Tra le donne all’avanguardia c’era Charity Adams, promossa tenente colonnello e riconosciuta per le sue doti di leadership. Dopo la guerra, numerosi membri del battaglione seguirono percorsi educativi e professionali, contribuendo così al progresso della comunità afroamericana.
- Tyler Perry
- Kerry Washington
- Susan Sarandon
- Oprah Winfrey
Il film e la sua narrazione rappresentano un importante passo per la memoria storica, consentendo a nuove generazioni di scoprire il valore e l’impatto delle donne afroamericane nel conflitto globale.