La spiegazione del finale di the pool

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Il cinema thailandese ha iniziato a esplorare generi meno tradizionali, come il survival thriller, con produzioni che si distinguono per la loro capacità di creare atmosfere intense e coinvolgenti anche con budget contenuti. Uno degli esempi più rappresentativi di questa tendenza è il film del 2018 The Pool, diretto da Ping Lumpraploeng. Il lungometraggio si distingue per l’approccio minimalista e per la sua capacità di mantenere alta la tensione in un ambiente ristretto e claustrofobico, offrendo uno sguardo originale su tematiche universali come la sopravvivenza, l’istinto e le conseguenze delle scelte impulsive.

la trama di The Pool

ambientazione e protagonisti

Al centro della narrazione troviamo Day, interpretato da Theeradej Wongpuapan, e la sua fidanzata Koi, interpretata da Ratnamon Ratchiratham. Day è un direttore artistico che, durante le riprese di uno spot pubblicitario ambientato in una piscina abbandonata, decide di rilassarsi su un materassino gonfiabile. La situazione precipita quando si addormenta e si risveglia rendendosi conto che il livello dell’acqua si è notevolmente abbassato, rendendo difficile uscire dalla vasca.

L’arrivo di Koi, ignara del problema, culmina con il suo tuffo nel tentativo di raggiungere Day. La scena si trasforma in un incubo: entrambi sono intrappolati in una piscina vuota e priva di vie d’uscita, aggravata dalla presenza di un alligatore feroce che si aggira nello stesso spazio. La loro lotta per la sopravvivenza diventa una corsa contro il tempo tra minacce reali e paure interiori.

il finale e i temi principali del film

l’apice della tensione e il momento decisivo

Nella fase conclusiva del film, le condizioni dei protagonisti diventano estremamente critiche. Day affronta direttamente l’alligatore in uno scontro finale dove dimostra grande ingegno nel tentativo di sopraffare l’animale selvatico. Con un espediente astuto, riesce a intrappolare la bestia uccidendola con un bastone di ferro. Successivamente, grazie all’intervento del cane Lucky – rimasto fedele fino alla fine – Day trova modo di salvarsi insieme a Koi, che appare senza vita ma viene poi rianimata dopo disperati tentativi.

temi simbolici ed elementi narrativi chiave

Il finale sottolinea come l’istinto di sopravvivenza possa prevalere anche nelle situazioni più estreme. La piscina – simbolo inizialmente legato al relax – si trasforma in una trappola mortale che riflette i rischi insiti nelle circostanze apparentemente innocue. La presenza dell’alligatore rappresenta le paure più profonde dell’essere umano e l’imprevedibilità della natura selvaggia contro cui bisogna combattere con intelligenza e determinazione.

Oltre a essere un thriller sull’estremo tentativo di salvezza, The Pool può essere letto come una metafora della solitudine esistenziale. Il vuoto lasciato dalla piscina svuotata simboleggia il senso di isolamento interno quando ci si trova privati del supporto esterno. La lotta dei protagonisti evidenzia come spesso sia necessario affrontare da soli i propri demoni interiori per superare le crisi più dure.

personaggi principali e cast tecnico

  • Theeradej Wongpuapan
  • Ratnamon Ratchiratham
  • Cane Lucky (non protagonista umana)
  • Ping Lumpraploeng (regista)

Diversamente dai canoni tradizionali del cinema thailandese orientato su drammi o horror, The Pool rappresenta un esempio significativo di sperimentazione narrativa attraverso uno scenario minimale ma efficace nel suscitare suspense. La pellicola dimostra come anche con risorse limitate sia possibile realizzare un’opera capace di catturare lo spettatore fino all’ultima scena.

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