Sisu road to revenge recensione: più apocalisse e meno trama
nuova svolta nel genere d’azione: il ritorno di un eroe finlandese
Nel panorama cinematografico contemporaneo, le pellicole di forte impronta action continuano a conquistare il pubblico grazie a protagonisti carismatici e sequenze mozzafiato. Tra queste, si distingue il ritorno di un personaggio simbolo del cinema finlandese, noto per la sua combattività e determinazione. Il sequel di un apprezzato titolo d’azione presenta un approccio più asciutto e immediato, puntando sull’essenza pura del genere, con scene di violenza esplicita e una narrazione che privilegia l’azione pura. Questi elementi, uniti a una sceneggiatura senza particolari complicazioni o profondità, conferiscono al film un carattere di puro divertimento, ideale per gli appassionati di popcorn movie.
contesto storico e trama del film
ambientazione e background storico
Il nuovo capitolo si colloca nel 1946, quando la Finlandia, uscita dai confini della Seconda guerra mondiale, vede la propria frontiera spostarsi a causa dell’avanzata sovietica. Aatami, interpretato da Jorma Tommila, è uno dei 420.000 finlandesi costretti a lasciare la Karelia. Determinato a riconquistare ciò che è stato perduto, si impegna a raggiungere la propria terra natale per ricostituire la propria casa e la propria vita.
generi e approccio narrativo
Il film si distingue per un taglio più minimalista rispetto al suo predecessore, eliminando ogni elemento di trama secondario legato all’oro e concentrandosi interamente sulla lotta tra Aatami e i nemici. La narrazione assume l’aspetto di un classico duello tra un uomo solo e una serie di avversari altrettanto spietati, in un’escalation di azione che ricorda alcune delle sequenze più iconiche del cinema di genere. Il film si presenta come una sorta di “popcorn movie” per eccellenza, con scene di violenza e azione che soddisfano gli amanti del genere, senza troppe pretese narrative.
aspetti tecnici e sequenze memorabili
scene di combattimento e effetti speciali
La regia di Jalmari Helander si distingue per la sua capacità di orchestrare sequenze di pura adrenalina, spesso caratterizzate da effetti speciali estremamente realistici e da un uso sapiente della fisica e della scenografia. Tra le scene più impressionanti, si segnalano quelle ambientate all’interno di un convoglio ferroviario in rapido movimento, considerata una delle sequenze più intense e coinvolgenti del genere. La violencia è estremamente esplicita con utilizzo di esplosioni, decapitazioni e sparatorie a ripetizione, in un equilibrio tra incredulità e divertimento.
circolarità e atmosfera del film
Il film trasmette un senso di apocalisse e di sopravvivenza estrema, ma senza mai diventare troppo cupo o deprimente. La sua natura volutamente vuota permette di concentrarsi sull’azione pura, con un tono che ricorda film come “Mad Max: Fury Road”, anche se con meno profondità politica o simbolica. La sceneggiatura si suddivide in sei capitoli più un epilogo inaspettatamente dolce, che segue passo passo l’ascesa e la lotta di Aatami contro i suoi aguzzini sovietici.
personaggi e protagonisti principali
Tra gli interpreti principali del film troviamo:
- Jorma Tommila nel ruolo di Aatami
- Richard Brake come ufficiale sovietico
- Stephen Lang nei panni di Igor Draganov, il perdurante antagonista