Il supereroe che non è mai esistito e il peggiore episodio della serie

Il panorama televisivo è ricco di produzioni che cercano di espandere i propri universi narrativi attraverso spin-off e backdoor pilot. Tra le serie più longeve e apprezzate, Supernatural ha rappresentato un punto di riferimento per molti fan, grazie alla forte caratterizzazione dei protagonisti e alle storie coinvolgenti. Anche una serie di grande successo può incontrare difficoltà nel lanciare nuovi progetti collegati. Questo articolo analizza uno dei tentativi falliti di creare uno spin-off da Supernatural, concentrandosi sulla produzione chiamata “Bloodlines”, e sui motivi che hanno portato alla sua cancellazione.
supernatural e i tentativi di spin-off in fase di sviluppo
le origini degli spin-off di supernatural
La lunga durata di Supernatural ha aperto la strada a numerosi progetti collaterali, come il prequel alternativo e un’ipotetica versione animata. La rete CW ha spesso sfruttato questa popolarità per proporre nuove serie tramite backdoor pilot inseriti all’interno dell’episodio principale. La strategia si è dimostrata efficace con altri franchise come The Vampire Diaries, che ha dato origine a The Originals.
“Bloodlines” – una prova fallita di spin-off da supernatural
trama e ambientazione di “Bloodlines”
Nel decimo stagione della serie originale, episodio 20 intitolato “Bloodlines”, vengono introdotte le famiglie criminali di mostri che dominano il sottobosco criminale di Chicago. La narrazione si concentra su clan come gli shape-shifter e i lupi mannari, offrendo uno sguardo approfondito sulle dinamiche tra queste fazioni.
motivi del fallimento di “Bloodlines”
Nonostante l’interesse iniziale, “Bloodlines” si è rivelato il peggior episodio mai prodotto per Supernatural, con un punteggio estremamente basso su IMDb (5.8). La mancanza dei personaggi principali, Sam e Dean Winchester, durante buona parte dell’episodio, ha contribuito a creare una narrazione poco coinvolgente. Inoltre, la presenza contemporanea dello show The Originals, con tematiche simili ma più consolidate, ha reso difficile per “Bloodlines” trovare il proprio pubblico.
L’insuccesso della puntata pilota ha portato alla decisione definitiva di non procedere con lo sviluppo dello spin-off. La percezione negativa da parte dei fan e le recensioni tiepide hanno impedito al progetto di evolversi in una serie autonoma.
conseguenze e riflessioni sul futuro degli spin-off supernaturali
Il caso di “Bloodlines” evidenzia quanto sia complesso tradurre in successo uno spin-off partendo da una base già consolidata come quella del franchise Supernatural. La forza della serie madre risiede nella profondità dei personaggi principali; tentare di sostituirli o relegarli a ruoli secondari può risultare controproducente.
Anche se altri progetti sono stati annunciati o ipotizzati nel corso degli anni, nessuno è riuscito a replicare il successo originario. Il fallimento di “Bloodlines” dimostra che la qualità delle trame e la presenza dei protagonisti sono elementi fondamentali per garantire la continuità narrativa delle produzioni collegate.
personaggi e interpreti coinvolti nel progetto Bloodlines
- Sean Faris (Neville Longbottom)
- Erinn Westbrook (Sophie Turner)
- Stephen Martines (Damon Salvatore))
- Lucien Laviscount (Klaus Mikaelson))