Il film più inquietante di stephen king su netflix compie 8 anni

Il vasto universo delle opere di Stephen King si distingue per la sua capacità di adattarsi in molteplici formati, diventando film, serie televisive e miniserie. Tra le numerose trasposizioni, alcune sono diventate veri e propri punti di riferimento nel genere horror. In questo contesto, l’attenzione si rivolge a una delle meno conosciute ma più disturbanti interpretazioni della sua narrativa: Gerald’s Game. Questo adattamento Netflix del 2017, diretto da Mike Flanagan, si distingue per la sua forte carica emotiva e il suo stile inquietante. Analizzeremo gli elementi principali di questa produzione, dalla trama alle peculiarità dell’adattamento fino al riscontro ottenuto dal suo autore originale.
gerald’s game: una narrazione intensa e disturbante
la storia di base
La vicenda ruota attorno alla coppia sposata Jessie (Carla Gugino) e Gerald (Bruce Greenwood), che decide di trascorrere un weekend in una remota casa sul lago con l’intento di ravvivare la loro relazione. Gerald propone un gioco erotico con l’uso di Viagra e manette, legando Jessie al letto per un incontro passionale. Durante la serata, Gerald ha un malore improvviso e muore senza preavviso.
Questo evento lascia Jessie sola, legata saldamente al letto senza possibilità di fuga. La donna deve affrontare non solo il dolore per la perdita del marito ma anche una situazione estremamente critica che mette alla prova la sua sopravvivenza. La narrazione si concentra sulla lotta interiore ed esteriore della protagonista in un ambiente claustrofobico e inquietante.
l’adattamento firmato da mike flanagan: tra sfide narrative e successo critico
le difficoltà nell’adattare il romanzo
Uno dei principali ostacoli nel trasporre Gerald’s Game sul grande schermo riguarda le differenze strutturali tra romanzo e film. Il libro consente di esplorare profondamente i pensieri della protagonista senza bisogno di dialoghi esplicativi, mentre il cinema necessita di rappresentazioni visive efficaci. Particolarmente complesso è stato rendere credibile lo stato mentale di Jessie dato che gran parte della narrazione avviene mentre lei è da sola in scena.
la regia di mike flanagan: sintesi tra tensione psicologica e atmosfere inquietanti
Mike Flanagan ha dimostrato tutta la sua competenza nel genere horror con produzioni come The Haunting of Hill House e Midnight Mass. La sua direzione in Gerald’s Game si caratterizza per aver saputo cogliere perfettamente l’essenza del racconto originale, offrendo uno sguardo profondo nella psiche della protagonista senza ricorrere a dialoghi ridondanti. La scelta stilistica ha contribuito a creare un’atmosfera surreale ed opprimente che rimane impressa nella memoria degli spettatori.
il apprezzamento dello stesso stephen king sull’adattamento
King e il giudizio sull’opera cinematografica
L’autore Stephen King ha espresso parole positive riguardo all’interpretazione cinematografica del suo romanzo. A differenza di altre sue opere adattate in modo controverso o criticato — come The Shining — King ha dichiarato pubblicamente il suo apprezzamento per Gerald’s Game. Su Twitter ha sottolineato come questa versione sia riuscita a catturare l’essenza del libro senza snaturarlo, confermando così il valore dell’intervento registico di Flanagan.
Sono pochi i casi in cui King si mostra così entusiasta nei confronti delle trasposizioni delle sue creazioni; tra le altre opere apprezzate dal celebre scrittore figurano Candie’s Children of the Corn, Miseria, ed anche il celebre film The Shawshank Redemption. Secondo lui, invece, la miglior adattazione rimane sempre quella realizzata per Stand By Me.
I personaggi principali presenti:- Carla Gugino: Jessie Burlingame;
- Bruce Greenwood: Gerald Burlingame;
- Karen LeBlanc: Sarah;