I 20 migliori show TV di formazione: un viaggio nell’adolescenza

Le serie televisive dedicate al percorso di crescita e alle sfide dell’adolescenza hanno rappresentato un pilastro nel panorama dello spettacolo, contribuendo a definire le generazioni di giovani fin dagli anni ’70. La loro capacità di rappresentare con realismo, empatia e profondità emotiva la complessità della transizione dalla giovinezza all’età adulta rende questo genere uno dei più duraturi e amati. In questa analisi si approfondiscono alcune delle produzioni più significative che hanno segnato il panorama televisivo, evidenziando come siano riuscite a catturare l’essenza del processo di maturazione attraverso storie coinvolgenti e personaggi indimenticabili.
serie tv coming-of-age: un’analisi delle più iconiche
le caratteristiche distintive delle serie di formazione
Le serie TV dedicata alla crescita si distinguono per la capacità di riflettere le esperienze spesso dolorose e confuse che accompagnano l’adolescenza. Un elemento chiave è la rappresentazione autentica dei momenti di passaggio fondamentali, dai primi amori alle crisi identitarie, passando per le sfide scolastiche e sociali. A differenza dei film, queste produzioni permettono di sviluppare trame su più stagioni, grazie alla presenza di attori che invecchiano in modo naturale insieme ai personaggi interpretati.
that ’70s show (1998–2006)
ambientato negli anni ’70
Con il suo stile spensierato e nostalgico, That ‘70s Show esplora le vite di sei amici nella piccola città del Wisconsin. La serie combina umorismo surreale con una narrazione che ripercorre i riti di passaggio tipici dell’adolescenza, come il primo amore e l’ingresso nel mondo adulto. La sua ambientazione decennale si intreccia con temi universali dell’età giovanile, rendendola un punto di riferimento nel genere.
glee (2009–2015)
il musical teen che ha rivoluzionato il genere
Glee, anche se principalmente riconosciuto come una serie musicale, affronta tematiche legate alla crescita personale e alle difficoltà adolescenziali. Attraverso l’utilizzo sapiente di cover pop e melodie coinvolgenti, la produzione ha saputo delineare un quadro realistico dei problemi degli adolescenti americani degli anni 2010. Nonostante alcune stagioni successive abbiano mostrato un calo qualitativo, resta uno dei prodotti più influenti nel suo campo.
freaks and geeks (1999–2000)
una finestra sulla vita studentesca americana
Freaks and Geeks, cancellata dopo una sola stagione ma divenuta cult, si distingue per il suo approccio anticonvenzionale alla rappresentazione della vita tra liceo e università. Con personaggi eccentrici ed episodi caratterizzati da umorismo nero e introspezione psicologica, ha contribuito a lanciare carriere importanti come quelle di James Franco e Seth Rogen.
adventure time (2010–2018)
un cartone animato sorprendentemente profondo
Sebbene apparentemente lontano dal classico tema del coming-of-age, Adventure Time narra il processo evolutivo del protagonista Finn attraverso simbolismi sottili e uno sviluppo narrativo progressivo. Questa serie animata si distingue per aver offerto una lettura innovativa delle dinamiche adolescenziali inserite in un contesto fantasy ricco di metafore sulla crescita personale.
never have I ever (2020–2023)
Nevr Have I Ever, interpretata da Maitreyi Ramakrishnan nei panni della giovane Devi Vishwakumar, affronta in modo diretto le sfide dell’adolescenza con particolare attenzione alle questioni LGBTQ+. La performance della protagonista contribuisce a rendere questa serie uno dei principali esempi contemporanei del genere coming-of-age focalizzato sull’identità sessuale e sulle relazioni sentimentali giovanili.
the inbetweeners (2008–2010)
The Inbetweeners, produzione britannica, si distingue per il suo tono crudo ed esilarante nel rappresentare i disastri quotidiani degli adolescenti maschi. La comicità spesso volgare si rivela estremamente realistica rispetto alle follie tipiche dell’età scolare inglese degli ultimi anni ’00.
everybody hates chris (2005–2009)
Everybody Hates Chris, con Tyler James Williams protagonista, racconta la vita adolescenziale nell’ambiente difficile del Brooklyn degli anni ’80. Il racconto autobiografico arricchito dalla narrazione ironica del comico Chris Rock offre uno sguardo autentico sulle sfide sociali ed economiche vissute dai giovani protagonisti.
the end of the f*ing world (2017–2019)
The End Of The F*ing World, basata su un fumetto inglese, presenta una storia intensa sul viaggio verso la maturità attraverso gli occhi di due adolescenti problematici. Tra dramma psicologico nero e momenti black comedy, questa serie si colloca tra le più innovative nel panorama internazionale dello storytelling teen.
love victor (2020–2022)
Love Victor, spin-off del film “Love Simon”, si concentra sulla storia personale di Victor come giovane LGBTQ+ in cerca della propria identità. Con interpretazioni sincere e tematiche profonde sui rapporti sentimentali tra ragazzi dello stesso sesso, rappresenta uno dei punti più alti nelle produzioni dedicate all’inclusività giovanile.
boy meets world (1993–2000)
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Boy Meets World strong > è considerata una delle sitcom più significative sul tema della crescita negli Stati Uniti. Raccontando le avventure quotidiane del giovane Cory Matthews durante gli anni della scuola media e superiore , la serie offre spunti realistici ed emozionanti sul passaggio dall’adolescenza all’età adulta. p >
Personaggi principali:
- – Eric Forman: protagonista principale de “That ‘70s Show”
- – Finn: eroe centrale in “Adventure Time”
- – Devi Vishwakumar: protagonista in “Never Have I Ever”
- – Chris Rock: narratore in “Everybody Hates Chris”
- – Shawn Hunter: personaggio iconico in “Boy Meets World”
- – Cory Matthews: protagonista principale de “Boy Meets World”
- – Jessica Barden & Alex Lawther: interpreti principali ne “The End Of The F*ing World”
- – Michael Cimino: attore principale in “Love Victor”
- – Maitreyi Ramakrishnan: interprete principale ne “Never Have I Ever”
- – Rider Strong & Ben Savage:: Shawn Hunter e Cory Matthews in “Boy Meets World”