Decameron su Netflix: Scoprite la Verità dietro il Titolo – Recensione Completa

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La miniserie The Decameron, rilasciata in tutti e otto gli episodi il 25 luglio 2024 su Netflix, si distacca nettamente dall’opera originale di Boccaccio che avrebbe dovuto ispirarla. Benché il titolo possa generare aspettative, la serie si allontana significativamente dai temi e dalle storie del classico trecentesco, proponendo una narrativa che, nella sua interezza, risulta piuttosto deludente e superficiale.

La recensione di The Decameron su Netflix

Un titolo fuorviante

Il titolo della serie appare fuorviante: la premessa di un gruppo di giovani che cerca rifugio nella campagna fiorentina durante la peste è l’unico legame con l’opera originale. Prodotta da Kathleen Jordan e Jenji Kohan, la trama si concentra su una storia inventata che poco si discosta dal concetto di isolamento, ma non riesce a catturare l’essenza di ciò che descrive Boccaccio. Netflix si è quindi servito di un titolo noto e accattivante, ma la delusione per la mancanza di un contenuto ispirato è palpabile.

Problematiche nelle dinamiche narrative

Il cast di personaggi, composto da nobili, servitori e altre figure sociali, è riunito in una villa di campagna, ma le interazioni risultano banali e poco approfondite sin dal primo episodio. Ogni personaggio cerca un riconoscimento diverso, creando situazioni prevedibili che non offrono nulla di fresco o stimolante. Tra loro si trovano:

  • Pampinea (Zosia Mamet)
  • Licisca (Tanya Reynolds)
  • Filomena (Jessica Plummer)
  • Misia (Saoirse-Monica Jackson)

La rappresentazione delle relazioni umane risulta, alla fine, piuttosto scontata. Scenari che dovrebbero esplorare dinamiche profonde si rivelano piatti, senza riuscire a intrigare lo spettatore, ed anche le scene di carattere erotico, un elemento atteso in un contesto come quello del Decameron, si rivelano poco provocatorie.

Un’interpretazione di una relazione tossica

Una delle poche note positive è la rappresentazione della relazione tossica tra Pampinea e Misia. In questa relazione, Pampinea manipola Misia facendole credere in una profonda amicizia mentre sfrutta la sua subordinazione. La difficile presa di coscienza di Misia, che rivela quanto possa essere insidiosa una simile dinamica, è un aspetto che la serie riesce a mettere in evidenza, ma non riesce a mantenere un forte impatto narrativo.

Confronti con Bridgerton e le commedie americane

Il confronto con serie contemporanee come Bridgerton è inevitabile, dato che entrambe cercano di rendere attuali i contesti storici. Mentre Bridgerton ha innovato nel suo approccio, The Decameron non riesce a produrre elementi originali, cadendo nella trappola di ripetere formule già viste. La commistione con la commedia non offre nulla di nuovo e risulta, in fin dei conti, poco intrigante.

In sintesi, The Decameron di Netflix si riscatta solo negli episodi finali, momento in cui la trama sembra trovare una certa vivacità, ma potrebbe arrivare troppo tardi per attrarre un pubblico già disilluso.