Comic movies di successo ovvero come rewatching marvels flop da 61 milioni si è trasformato in un successo su netflix e perché il mcu ha bisogno di scene d’azione brutali

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Nel panorama dei film di supereroi, le scene d’azione rappresentano un elemento fondamentale per coinvolgere il pubblico e dare intensità alle narrazioni. Sebbene il Universo Cinematografico Marvel (MCU) si sia spesso affidato a sequenze di combattimento con un tono relativamente moderato, ci sono esempi recenti che dimostrano quanto sia possibile spingersi oltre, adottando approcci più brutali e realistici. Questo articolo analizza le differenze tra le scene d’azione dell’MCU e quelle di film come Kraven il Cacciatore, riflettendo sulla necessità di un incremento di scene più dure all’interno del franchise.

le scene d’azione nell’universo marvel e la loro evoluzione

le caratteristiche delle scene action nel mcu

Le produzioni del MCU sono generalmente caratterizzate da sequenze di combattimento che, pur essendo emozionanti e spettacolari, tendono a mantenersi entro limiti di violenza moderata, spesso votate a un pubblico giovane e familiare. Gli esempi più iconici includono il confronto finale in Avengers: Endgame, con la battaglia epica contro Thanos e il suo esercito, o i vari scontri individuali come quelli tra Capitan America e Iron Man.

Nonostante ciò, il franchise si sforza di presentare combattimenti ricchi di emozioni, ma raramente si spinge verso una rappresentazione di violenza cruda o estrema.

le scene d’azione più brutali di Kraven il Cacciatore

Il film Kraven il Cacciatore ha raccolto un certo interesse proprio per le sue sequenze d’azione particolarmente brutali. Nonostante un’insufficiente performance al botteghino, con un incasso di circa 61,9 milioni di dollari, il film ha riscosso successo in streaming, raggiungendo le prime posizioni tra le visualizzazioni su Netflix nel mondo nel 2024. Le scene di combattimento sono caratterizzate da una forte violenza, con Kraven che nel film uccide diversi nemici, si morde un naso, e si rende protagonista di scontri sanguinosi e cruenti.

Questo approccio più realistico e crudo alle scene di combattimento si distingue dal tono più soft delle produzioni Marvel, fornendo un esempio di come il pubblico possa apprezzare scene più dure e spettacolari.

perché l’mcU dovrebbe integrare scene d’azione più dure

vantaggi di scene più violente e realistiche

Includere sequenze di combattimento più crude e violente può aumentare la percezione di realismo e pericolo, rafforzando il senso di tensione e le emozioni sui personaggi e sul pubblico. La presenza di scene più brutaliste, come quelle viste in Kraven il Cacciatore, potrebbe contribuire a rendere le narrazioni più intense e ad aumentare l’impatto emotivo delle situazioni più apocalittiche, come i confronti con villain di grande potenza.

Per esempio, un esempio che avrebbe potuto amplificare la drammaticità del climax di Endgame sarebbe stato vedere un capitolo in cui il severo Thanos lascia un cappio di distruzione permanente, portando un’ulteriore dose di crudeltà e suspense.

le potenzialità future per le scene d’azione

Limitarsi a contenere la violenza, come accade nella maggior parte delle produzioni PG-13 dell’MCU, impedisce di esplorare appieno le potenzialità narrative delle scene di combattimento. Per rispondere alle esigenze di un pubblico cresciuto con il franchise, si potrebbe optare per produzioni più mature, con rating TV-MA o R, offrendo sequenze più crude, realistiche e coinvolgenti. Così si aumenterebbero le differenze tra le storie più leggere e quelle più oscure, contribuendo a rendere l’universo Marvel più attrattivo e versatile.

Le scene di combattimento più intense, con protagonisti disposti a tutto, – come nel caso di Kraven – rafforzano anche la percezione che i personaggi possano essere di vera minaccia, rendendo il tutto più credibile e avvincente.

In conclusione, l’apprezzamento di scene d’azione più brutali rappresenta un passo avanti per il franchise, che potrebbe così distinguersi e rispecchiare meglio le aspettative di un pubblico che si è evoluto nel tempo.

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