Blacklist: 7 verità dure sul rewatch della serie thriller crimine

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La serie televisiva The Blacklist rappresenta uno dei più significativi crime thriller degli ultimi dieci anni. Con una narrazione complessa e personaggi enigmatici, la produzione NBC ha attirato un vasto pubblico grazie alla sua trama intricata e alle interpretazioni di alto livello. Analizzando criticamente la serie, emergono alcune criticità che meritano attenzione, specialmente in relazione agli sviluppi narrativi delle stagioni più recenti.

l’evoluzione della serie e il declino dopo la sesta stagione

le stagioni finali perdono coerenza e focus narrativo

Dalla sesta stagione in poi, The Blacklist mostra un progressivo disallineamento rispetto alla struttura iniziale. Le trame si fanno sempre più elaborate e spesso poco credibili, con continui colpi di scena che rischiano di compromettere la stabilità della narrazione principale. La componente del mistero sulla vera identità di Raymond Reddington diventa un elemento secondario rispetto a vicende personali e retroscena improbabili.

I critici hanno evidenziato come le ultime stagioni abbiano compromesso l’efficacia complessiva della serie, portando a una perdita di interesse da parte del pubblico fedele. La qualità delle puntate si è notevolmente ridimensionata, con episodi considerati filler o troppo dispersivi rispetto alla trama portante.

la percezione del pubblico sui risultati delle stagioni finali

Le valutazioni critiche e le recensioni degli spettatori indicano chiaramente come le ultime annate siano considerate inferiori rispetto alle prime: le valutazioni su Rotten Tomatoes attestano un calo significativo dal 93% della terza stagione al 44% dell’ottava. La narrazione si concentra troppo sui dettagli personali dei protagonisti, trascurando l’intreccio poliziesco che aveva reso celebre la serie.

criticità narrative e trasformazioni dei personaggi principali

il caso di Liz Keen e il suo impatto sulla storia

Una delle decisioni più discusse riguarda la morte di Liz Keen alla fine dell’ottava stagione. Questa scelta è stata motivata dall’intenzione dell’attrice Megan Boone di abbandonare il progetto per dedicarsi ad altri lavori. La dipartita del personaggio ha diviso i fan: alcuni ritenevano che fosse necessario per rinnovare la serie, altri invece pensavano che abbia segnato il declino dello show.

Il suo addio ha evidenziato come molte storyline siano ripetitive o forzate, contribuendo a un senso di stanchezza generale tra gli spettatori. La crescente ossessione di Liz nel scoprire l’identità reale di Red ha appesantito lo sviluppo narrativo, allontanando la serie dal suo spirito originale da crime thriller.

deterioramento dei personaggi secondari

Il personaggio di Dembe Zuma subisce un’evoluzione negativa nelle ultime stagioni: dalla fedeltà assoluta a Reddington si passa a una relazione ambigua con l’FBI, creando incoerenze nella caratterizzazione. Anche Tatiana Petrova viene inserita in situazioni poco credibili, come quella di fare da babysitter ad Agnes senza adeguate motivazioni plausibili.

mancanza di rivelazioni chiave e conclusione aperta

I numeri sulla lista nera rimangono in parte irrisolti

  • Sono stati svelati circa 176 dei oltre 200 nomi presenti sulla lista;
  • Mancano ancora figure importanti come il Numero 2;
  • L’identità reale di Raymond Reddington non viene mai completamente chiarita;

la questione irrisolta dell’identità di Reddington

L’aspetto più controverso riguarda proprio questa figura centrale: nonostante numerose teorie circolino tra i fan—come quella secondo cui Red sarebbe stato Katarina Rostova prima di un cambio di genere—lo show non fornisce mai una risposta definitiva. Alla fine della serie, solo Liz Keen sembra intuire chi sia realmente Red; Anche lei sceglie il silenzio sul segreto più importante.

Tale mancanza rende il finale meno soddisfacente per gli appassionati che desideravano una risoluzione completa del mistero principale.

Personaggi principali:
  • Raymond “Red” Reddington
  • Liz Keen
  • Dembe Zuma
  • Katarina Rostova / Tatiana Petrova
  • Donald Ressler (Diego Klattenhoff)
  • Nina Krilova (Anya Banerjee)
  • Katarina Rostova (Lotte Verbeek / Susan Blommaert)

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