Black Mirror e il Mandela Effect: scopri i segreti di Netflix

La serie Black Mirror continua a sorprendere e a sfidare le aspettative del pubblico con il suo stile unico e provocatorio. Con l’arrivo della settima stagione, Netflix ha introdotto un concetto innovativo, presentando due versioni distinte del secondo episodio, creando così una confusione deliberata tra gli spettatori.
“Bête Noire”: un episodio dai due volti
L’episodio in questione è un thriller psicologico che affronta temi come la manipolazione della realtà, il trauma adolescenziale e la vendetta. La protagonista, Maria, interpretata da Siena Kelly, è una ricercatrice nel settore alimentare. La sua vita prende una piega inquietante quando una ex compagna di scuola, Verity, interpretata da Rosy McEwen, si presenta nella sua azienda. Verity, brillante programmatrice dotata di un collare hi-tech in grado di alterare linee temporali e ricordi, avvia un processo di manipolazione mentale nei confronti di Maria, mettendo in discussione la sua percezione della realtà.
Il “Mandela Effect” nella narrazione
“Barnies”, scopre invece che altri sostengono fosse “Bernies”. La sorpresa arriva quando si realizza che Netflix ha distribuito versioni diverse della scena a pubblici differenti. In alcune versioni, il cappellino del fidanzato riporta “Barnies”, mentre in altre “Bernies”. Questo esperimento sociale mira a creare confusione e stimolare dubbi simili a quelli vissuti dalla protagonista.
L’interazione degli spettatori online
I fan hanno iniziato a discutere attivamente su piattaforme come Reddit: “Cosa mostrava il cappellino per te?”, “Il ristorante aveva la a o la e?”. Alcuni hanno persino rivisto episodi precedenti per cercare risposte definitive. Un utente ha commentato:
“Questa situazione diventerà un vero e proprio Mandela Effect fra 20 anni; solo noi fan più appassionati sapremo quale sia la verità.”
Genio narrativo o gioco mentale?
Black Mirror ha già sperimentato con interazioni in passato, come nel caso dell’episodio interattivo Bandersnatch . ConBête Noire , però, la serie porta l’esperienza visiva a un livello superiore: trasforma lo spettatore in parte integrante della narrazione stessa. Non ci si limita più ad osservare; ci si sente coinvolti nell’episodio, iniziando a mettere in discussione i propri ricordi e le proprie certezze.
L’approccio provoca interrogativi sulla natura della realtà stessa: geniale o inquietante? Senza dubbio entrambe le cose rappresentano l’essenza distintiva di Black Mirror : far dubitare dello stato delle cose anche quando sembra di avere tutto sotto controllo.
- Siena Kelly (Maria)
- Rosy McEwen (Verity)
- Piattaforme social come Reddit per discussioni online
- Episodio interattivo Bandersnatch per confronto tematico
- Tema della manipolazione mentale e dei ricordi falsati nella trama principale.