Almost cops: una commedia buddy cop di netflix da scoprire con qualche risata in più

Il genere delle commedie poliziesche con protagonisti partner improbabili ha sempre rappresentato un punto di riferimento per gli appassionati di cinema d’azione e umorismo. Negli ultimi anni, questa formula ha mostrato segni di stanchezza, con poche produzioni che riescono a sorprendere o a rinnovare il proprio appeal. In questo contesto si inserisce il film Almost Cops, una produzione olandese distribuita da Netflix, che tenta di riproporre i cliché del sottogenere senza Riuscire a distinguersi per originalità o efficacia.
almost cops: la sicurezza nella comicità troppo prevedibile
una commedia poco spinta nel rating R
Se confrontato con titoli come Bad Boys o Lethal Weapon, che hanno dimostrato come un rating elevato possa tradursi in scene più esagerate e divertenti, Almost Cops si presenta come un prodotto molto contenuto. La pellicola appare troppo cauta anche considerando il suo giudizio come film destinato ad un pubblico maturo, risultando così meno incisiva e meno coinvolgente.
dialoghi e gag visive insufficienti
I dialoghi sono scarsi di battute memorabili e spesso ricorrono a riferimenti a prodotti migliori del passato. Le battute cercano di rivolgersi ad un pubblico adulto inserendo parolacce senza però riuscire a creare situazioni realmente divertenti. Anche le gag visive non riescono a suscitare risate autentiche, presentando scene borderline o semplicemente ridicole, come l’atteggiamento di alcuni personaggi nei spogliatoi o inseguimenti privi di tensione reale.
la dinamica tra i protagonisti e la trama troppo prevedibile
il conflitto che si capisce da prima
Il rapporto tra Ramon e Jack costituisce il cuore narrativo del film ed è costruito sui cliché più classici del sottogenere: uno è rigido e rispettoso delle regole, l’altro impulsivo e ribelle. Questa coppia stereotipata non viene sviluppata in modo originale né per offrire momenti divertenti né per approfondire i personaggi. La trama ruota attorno alla morte di un detective collegata ai due protagonisti, ma tutto si svolge secondo schemi già visti molte volte.
il finale anticipabile e la scarsa tensione nelle scene d’azione
Dalla scena iniziale in cui Ramon sogna di fermare una rapina in banca fino al gran finale, tutto sembra scritto con poca inventiva. L’esito della vicenda è facilmente prevedibile fin dai primi minuti, mentre le sequenze d’azione sono prive di ritmo ed effetti spettacolari realizzati con scarso entusiasmo. La mancanza di suspense rende difficile mantenere alta l’attenzione dello spettatore.
performance del cast e valutazioni complessive
Jandino Asporaat brilla nel suo ruolo principale
Tra gli interpreti principali, Jandino Asporaat si distingue positivamente grazie alla capacità di rendere credibile il suo personaggio, Ramon. La sua interpretazione dona una nota umana al film ed evita che la pellicola possa risultare completamente piatta. Al contrario, Werner Kolf interpreta Jack in modo troppo serio e privo di sfumature.
cast secondario insipido e poco caratterizzato
Il resto del cast non riesce ad emergere oltre le caratteristiche stereotipate assegnategli: Ferdi Stofmeel interpreta un buffo ma poco divertente collega; Mark Rietman veste i panni di un villain abbastanza anonimo. La direzione degli attori non aiuta a creare personaggi memorabili né a sostenere una narrazione ormai priva di sorprese.
Data uscita su Netflix: 11 luglio 2025
Dura circa: 95 minuti
Regista: Gonzalo Fernández Carmona
Scritto da: Kenneth Asporaat, Michel Bonset, Murth Mossel, Joost Reijmers, Paul de Vrijer, Thomas van der Ree
Produttore: Maarten Swart
- Asporaat è convincente nel ruolo principale;
- Narrativa troppo convenzionale;
- Sciatti comici poco efficaci;
- DIREZIONE delle scene d’azione senza particolare energia;
- Casting secondario poco ispirato.