Adam scott tra fantascienza e successo: dall’ombra del twilight zone a severance

Il percorso professionale di Adam Scott si distingue per una significativa presenza nel panorama televisivo, con ruoli che hanno contribuito a consolidare la sua fama. La sua carriera inizia nel 1994, quando appare in un episodio della serie drama Dead at 21. Successivamente, partecipa a produzioni come Boy Meets World, Party of Five e Six Feet Under. La svolta arriva nel 2010, quando ottiene il ruolo di Ben Wyatt nella celebre serie Parks and Recreation.
Dopo aver interpretato personaggi in produzioni come Big Little Lies e Ghosted, Scott diventa protagonista della serie originale di Apple TV+Severance. Questa serie gli permette di entrare a far parte di uno dei migliori show di fantascienza mai realizzati. Prima del successo con Severance, l’attore ha partecipato anche alla reinterpretazione di uno degli episodi più iconici della storia della televisione: la rivisitazione del classico episodio della terza stagione de The Twilight Zone.

adam scott nel remake del 2019 dell’episodio “Nightmare At 20.000 Feet” de “The Twilight Zone”

Nell’anno 2019, il celebre show antologico The Twilight Zone, creato da Rod Serling, viene sottoposto a una nuova versione per la terza volta. Il reboot è guidato da Jordan Peele e presenta principalmente episodi originali o rielaborazioni moderne delle storie passate. Tra queste, spicca la rivisitazione dell’episodio intitolato “Nightmare at 30,000 Feet”, che riprende e aggiorna uno dei più noti capitoli della serie originale.

L’episodio originale del 1963 vede William Shatner nei panni di Robert Wilson, un uomo afflitto da problemi psichici che vede un gremlin disturbare i motori di un aereo. La scena culmina con la scoperta che le sue paure erano fondate, ma nessuno gli credeva. Nella versione del 2019, Adam Scott interpreta Justin Sanderson, un giornalista affetto da PTSD che trova un file audio misterioso con indizi precisi su un imminente disastro aereo.

caratteristiche principali della rivisitazione moderna

  • Sostituzione del gremlin con il podcast: l’elemento inquietante non è più una creatura fisica ma un messaggio audio che prevede il disastro.
  • Tensione crescente: Justin cerca di impedire il disastro conoscendo già cosa accadrà.
  • Miglioramento suspense: l’introduzione del podcast rende la narrazione più imprevedibile e coinvolgente rispetto alla versione originale.
  • Performance attoriale: Adam Scott trasmette ansia e paura attraverso interpretazioni intense che aumentano il senso di tensione.

Sebbene alcuni fan abbiano criticato alcune modifiche rispetto al classico degli anni ’60 – come l’eliminazione del gremlin – questa scelta ha permesso di rendere la storia più adatta ai gusti contemporanei e alle aspettative narrative odierne.

severance e un riferimento nascosto a the twilight zone (ma non all’episodio di adam scott)

Nella serieSeverance, si può trovare una citazione indiretta allo stile narrativo della storica serie antologica.
Questo richiamo riguarda specificamente l’episodio meno noto ma molto apprezzato nella prima stagione: “The After Hours”.
La trama segue Marsha (interpretata da Anne Francis), una donna smarrita in un reparto inesistente di un grande magazzino mentre cerca un regalo per sua madre.
In questa puntata emergono temi come l’identità e il senso di realtà distorto, elementi cari anche alla filosofia narrativa de “The Twilight Zone”.
La presenza del negozio vuoto e delle mannequin identiche rappresenta simbolicamente le domande sulla percezione e sulla natura dell’esistenza.

A differenza dell’episodio diretto da Serling – dove si evidenzia la stranezza attraverso elementi sovrannaturali – in “Severance” si utilizza questa ispirazione per creare atmosfere inquietanti senza fare espliciti riferimenti diretti alle storie originali.
Al momento, lo show prosegue con la produzione della sua terza stagione ed è probabile che continueranno ad esserci richiami sottili alle grandi pietre miliari dello sci-fi televisivo.

Membri del cast principali:
  • Cristina Choe;
  • Danishka Esterhazy;
  • Derek Cianfrance;
  • Bryan Cranston;
  • Danny Ramirez;
  • Ivy George;
  • Karen Fukuhara;
  • Patti LuPone;
  • Dichen Lachman;
  • Britt Lower;
  • Ike Barinholtz;
  • Tony Goldwyn;
  • Sandy Scheinbaum (produttore);
  • Darren Aronofsky (produttore executive).

L’approfondimento sulla carriera televisiva di Adam Scott dimostra quanto le sue interpretazioni siano state fondamentali nel plasmare il suo successo attuale. La partecipazione al remake de “The Twilight Zone” rappresenta inoltre uno dei momenti salienti nella sua filmografia legata ai capolavori dello sci-fi degli anni ’60 e ’70.

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