Wrong Turn – La spiegazione del finale: misteri e colpi di scena del film horror

Negli ultimi anni, il panorama cinematografico horror ha visto un aumento dei sequel legacy, in alternativa ai reboot totali. Tra i film che incarnano questa tendenza vi è Halloween, diretto da David Gordon Green, che prosegue la trama dell’originale del 1978, trascurando i sequel precedenti. Alte opere come il recente Non aprite quella porta e Scream 5, seguono una formula similare, mentre Wrong Turn – The Foundation, rilasciato nel 2021, ha optato per un reset completo. Pur mantenendo il titolo e alcuni concetti chiave, il nuovo film si distacca nettamente dal suo predecessore.
Un’analisi di Wrong Turn
Il film originale Wrong Turn, uscito nel 2003, ha rivitalizzato il genere horror di sopravvivenza con elementi ispirati agli slasher degli anni ‘80. Al contrario, Wrong Turn – The Foundation è caratterizzato da un approccio folkloristico, cercando di dare una dimensione umana ai personaggi antagonisti e rendendo difficile il confronto diretto con i sei film precedenti della saga, realizzati tra il 2003 e il 2011.
La trama
La narrazione comincia con Scott, interpretato da Matthew Modine, che indaga sulla scomparsa della figlia Jen, giocata da Charlotte Vega. Jen e il suo gruppo di amici, tra cui Darius, Milla, Adam, Luis e Gary, erano scomparsi sei settimane prima durante un’escursione lungo l’Appalachian Trail. In questo contesto, gli abitanti del paese avvertono Scott di non continuare la ricerca, portando poi il film a rivelare gli eventi attraverso flashback.
- Scott – Matthew Modine
- Jen – Charlotte Vega
- Darius – Adain Bradley
- Milla – Dylan McTee
- Adam – Adrian Favela
- Luis – Bill Sage
- Gary – ruolo minore
Il finale del film
Il film culmina con una serie di eventi drammatici che coinvolgono misteriose figure che catturano i protagonisti. Un momento cruciale si verifica quando Adam uccide una delle figure per vendetta, solo per scoprire che Milla è viva. L’ambientazione si trasforma in un insediamento isolato di una setta, nota come la Fondazione, legata a un passato oscuro. I protagonisti vengono catturati e processati, e scelte drastiche sono forzate su di loro.
Jen, ora alle prese con la sua gravidanza, si presenta al leader Venable (interpretato da Bill Sage), mentre la storia si evolve mostrando la sua lotta per la sopravvivenza e il tentativo di fuga dal luogo.
Possibilità di sequel
Il finale, sebbene tenda a concludere la narrazione, lascia aperti alcuni spunti per un eventuale seguito. La setta mostra capacità di infiltrarsi nella società, dimostrando che potrebbero esservi vendette possibili nei confronti di Jen. La maternità di Jen e il legame con il leader deceduto offrono un ulteriore elemento che potrebbe giustificare il ritorno in un futuro capitolo di questa saga.