Wendigo di until dawn: confronto tra film e videogiochi

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l’adattamento cinematografico di until dawn: aspetti e differenze rispetto al videogioco

Il film ispirato a Until Dawn, uno dei titoli più apprezzati nel genere horror, si presenta come un progetto che si discosta notevolmente dal materiale originale. Nonostante le aspettative, la narrazione cinematografica si allontana dalla trama del videogioco, mantenendo solo alcuni elementi chiave come l’ambientazione isolata e la presenza dei famigerati wendigos. In questo approfondimento verranno analizzate le caratteristiche principali dell’adattamento, con particolare attenzione alla rappresentazione dei mostri e alle differenze narrative rispetto al videogioco.

la rappresentazione dei wendigos nel film

aspetto visivo e caratteristiche principali

Nel trailer ufficiale del film, i wendigos sono raffigurati come creature alte, magre e scheletriche con arti lunghi e occhi bianchi lattiginosi. La loro apparizione è caratterizzata da denti aguzzi e un aspetto spettrale che richiama molto le descrizioni della mitologia algonquiana. Una scena mostra un wendigo gigantesco, alto quanto una casa, un’immagine che si discosta dall’aspetto più contenuto delle creature nel videogioco originale, dove i mostri raggiungevano circa tre metri di altezza.

il ruolo degli wendigos nella narrazione cinematografica

Nell’adattamento cinematografico, i wendigos non sono più gli antagonisti principali. Mentre nel videogioco erano il nemico centrale da sconfiggere per sopravvivere, nel film costituiscono solamente uno tra molteplici pericoli affrontati dai protagonisti. La storia ruota attorno a un gruppo di adolescenti intrappolati in un loop temporale all’interno di una casa isolata, dove devono fronteggiare diverse minacce paranormali ogni notte. Tra queste figurano anche uno slasher mascherato, spiriti inquietanti e altre creature sovrannaturali.

confronto tra l’aspetto dei wendigos nei due media

somiglianze e differenze estetiche

I mostri presentano alcune somiglianze: entrambi sono figure alte, con arti lunghi e occhi privi di colore. La versione cinematografica introduce un elemento distintivo con l’immagine di un widigo gigantesco, molto più imponente rispetto alla rappresentazione del videogioco. Questa scelta potrebbe essere motivata dall’intento di aumentare l’effetto horror attraverso creature più spaventose o semplicemente per diversificare il look rispetto al materiale originale.

differenze nella funzione narrativa dei mostri

Mentre nel videogioco i wendigos erano il principale ostacolo da eliminare per evitare la morte definitiva dei personaggi, nel film questa figura diventa soltanto uno tra molti antagonisti presenti nella trama. La narrazione si concentra su una varietà di minacce che emergono durante il loop temporale, rendendo i mostri parte di un quadro più ampio piuttosto che il cuore della vicenda.

valutazione delle versioni: quale è più spaventosa?

la minaccia principale nei due media

Nella versione videoludica, i widigos sono i nemici principali contro cui bisogna lottare per sopravvivere. La loro presenza è costante ed essenziale alla tensione complessiva del gioco. Al contrario, nell’adattamento cinematografico questi mostri sono tra tante altre minacce; vengono mostrati come parte di un insieme di entità terribili che affliggono i protagonisti durante le ripetute morti all’interno della casa.

L’impatto horror delle diverse rappresentazioni

  • I mostri del videogioco: temibili principalmente per la loro imponenza fisica e ruolo centrale nella storia.
  • I mostri del film: inseriti in una narrazione meta-horror con elementi variabili come fantasmi o killer mascherati.

Le recensioni preliminari indicano che il film può risultare divertente per gli amanti dell’horror meta-narrativo simile a “Cabin in the Woods”, mentre il gioco offriva una esperienza intensa e angosciante basata sulla sopravvivenza contro il terrore dei wendigos.

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