Train dreams recensione Joel Edgerton western emozionante ma difficile da amare

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le caratteristiche e la ricezione del film “train dreams”

Il film “Train Dreams” si distingue per uno stile narrativo lento e riflessivo, che rappresenta un’amplissima esplorazione della vita nell’America rurale degli inizi del XX secolo. Ispirato ai lavori di registi come Terrence Malick, questo lungometraggio, realizzato sotto la direzione di Clint Bentley, si basa sul romanzo di Denis Johnson ed è stato acclamato per la sua accurata fotografia e atmosfere naturalistiche. La sua narrazione, a tratti eccessivamente prolissa e priva di una direzione chiara, ha generato divisioni tra il pubblico e la critica.

l’intento narrativo e la rappresentazione visiva

una narrazione contemplativa e introspettiva

Il film si concentra sulla figura di Robert Grainier, interpretato da Joel Edgerton, un umile operaio che lavora come taglialegna. La narrazione, affidata alla voce di Will Patton, ripercorre decenni di vita di Grainier, caratterizzati da tragedie personali e momenti di serenità. Quest’ultimo si confronta con sentimenti di colpa e smarrimento, legati a un episodio violento avvenuto durante il suo lavoro, che lo perseguita per tutta la vita. La rappresentazione della natura, attraverso paesaggi spettacolari di foreste e fiumi, è uno degli aspetti più apprezzati del film, che mette in risalto il rapporto tra uomo e territorio.

problemi nella narrazione e nel ritmo

Nonostante le ottime scelte visive, il film soffre di un ritmo troppo lento e di una narrazione eccessivamente ripetitiva. La storia si perde spesso in riflessioni filosofiche, con momenti in cui l’interesse dello spettatore tende a declinare, a causa della mancanza di dialoghi e di una progressione narrativa definita. La focalizzazione sulla colpa e i sensi di colpa di Grainier arriva troppo presto, lasciando il pubblico in un senso di smarrimento, ed essendo troppo concentrata sulla rappresentazione della sofferenza interiore del protagonista.

performance e interpretazioni principali

valorizzazioni dell’interprete principale

Joel Edgerton offre una performance altamente complessa e sensibile, riuscendo a esprimere la stanchezza e il dolore interiore del personaggio attraverso il suo linguaggio corporeo e la mimica facciale. La sua interpretazione rende credibile la figura di un uomo provato dalla vita e dal lavoro duro, in un ruolo che richiede silenzio e introspezione. La recitazione di Felicity Jones, nei panni di Gladys, si distingue per la sua fermezza e il suo ruolo di supporto affettuoso e deciso, contribuendo a un ritratto femminile più deciso e maturo.

il comparto tecnico e il cast

Tra gli altri membri del cast e collaboratori tecnici di rilievo si evidenziano:

  • Felicity Jones (Gladys)
  • William H. Macy (personaggio secondario)

Il film è stato presentato in anteprima al Sundance Film Festival 2025, ricevendo note positive per la qualità visiva e la profondità tematica, anche se inevitabilmente penalizzato da una struttura narrativa lenta e densa di introspezione.

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