Tornando a Est: La Magia del Viaggio nel Film di Antonio Pisu

Nel 2020 ha debuttato al cinema Est – Dittatura Last Minute, diretto da Antonio Pisu. Questa pellicola, un road movie ispirato al racconto Addio Ceausescu di Maurizio Paganelli e Andrea Riceputi, si è distinta per la sua narrazione toccante e divertente, che ritrae la trasformazione di un mondo in cambiamento, vista attraverso gli occhi di tre giovani protagonisti. A cinque anni di distanza, Pisu presenta un sequel intitolato Tornando a Est.

Trama di Tornando a Est

Il film è ambientato nel 1991, in un contesto post caduta del muro di Berlino, dove il SISMI (Servizio Informazioni Sicurezza Militare Italiana) è a caccia di Natalino Franchi (Cesare Bocci) e Luigi Rampelli, che pongono in pericolo la sicurezza nazionale vendendo informazioni riservate ai servizi segreti bulgari e al KGB. Nel frattempo, i tre protagonisti, Pago (Matteo Gatta), Rice (Lodo Guenzi) e Bibi (Jacopo Costantini), sono tornati a Cesena dopo la loro avventura in Romania. Il desiderio di Bibi di conoscere la sua corrispondente bulgara, Yuliya (Alexandra Vale), li porterà in un viaggio verso Sofia, dove si scontreranno con un segreto pericoloso.

Tornando a Est: riflessione su un mondo complesso

Il primo film ha mescolato con grande maestria comicità e dramma, mentre Tornando a Est si concentra sul mondo post crollo del muro di Berlino, rivelando la continua presenza di tensioni e paure. Il viaggio in Bulgaria dei protagonisti invita a riflettere sull’individualismo crescente e sulla diffidenza reciproca, affrontando temi legati all’insicurezza e ai confini da oltrepassare.

Utilizzando la formula del thriller di spionaggio, la trama si evolve in modo più complesso, rispecchiando la difficoltà dei tempi moderni, rimanendo fedele al tono e all’atmosfera del film precedente.

Cast e personaggi di Tornando a Est

Il sequel mantiene il cast principale con Lodo Guenzi, Matteo Gatta e Jacopo Costantini, i quali portano con sé le esperienze accumulate nel tempo. Accanto a loro, Cesare Bocci interpreta un ruolo intrigante, arricchito da un uso originale di proverbi e aforismi, aggiungendo profondità al personaggio e contribuendo alla complessità della narrazione. Questa alleanza tra nuovi e vecchi elementi conferma il successo dell’operazione cinematografica di Pisu.

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