Thriller con finali inquietanti da non perdere

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Il panorama cinematografico è ricco di film che si distinguono per finali sorprendenti, spesso caratterizzati da un tono estremamente cupo e inquietante. Questo articolo analizza alcune delle pellicole più memorabili con conclusioni particolarmente dure e disturbanti, evidenziando come il genere thriller e quello horror possano offrire scenari di grande impatto emotivo. Verranno approfonditi i dettagli di ciascun film, sottolineando le peculiarità dei finali e la loro influenza sulla percezione complessiva dell’opera.

black swan: la protagonista cede alla follia nel finale

la discesa nella pazzia di nina in black swan

Nel film del 2010 diretto da Darren Aronofsky, Nina Sayers, interpretata da Natalie Portman, è una ballerina ossessionata dalla perfezione che culmina in un epilogo drammatico. La trama narra la sua crescente instabilità mentale mentre si prepara per il ruolo principale in “Swan Lake”. La tensione raggiunge il suo apice quando Nina, ormai completamente fuori controllo, uccide la sua rivale Lily (Mila Kunis) e si infligge ferite profonde, credendo di aver raggiunto l’apice della sua trasformazione artistica. Alla fine, Nina si esibisce come Il Cigno Bianco, ma il pubblico scopre che si è autoinferta le ferite mortali ed è ormai in fin di vita.

fallen: un demone tra le ombre

l’oscuro capolavoro poco riconosciuto con un finale crudele

Il film del 1998 con Denzel Washington segue le indagini del detective John Hobbes su una serie di crimini apparentemente scollegati. La svolta avviene quando Hobbes scopre che dietro gli omicidi non vi è un assassino umano, bensì una forza demoniaca capace di trasferirsi tra i corpi. La battaglia culmina in uno scontro finale dove Hobbes tenta di catturare il demone nel bosco isolato; egli riesce a convincerlo a seguirlo in una baita remota, dove si spara per impedire al demone di possedere altri individui. Questa vittoria temporanea si rivela vana quando il demone salta sul corpo di un gatto vicino, lasciando intendere che la minaccia persiste sotto nuove forme.

gone girl: il colpo di scena crudele e imprevedibile

una conclusione spietata secondo l’adattamento cinematografico

Il finale del film del 2014 diretto da David Fincher rappresenta uno dei momenti più scioccanti della narrativa moderna. Dopo essere stata rapita e tenuta prigioniera dal marito Ben Affleck, Rosamund Pike interpreta Amy che riappare improvvisamente dopo aver eliminato il suo carceriere. Nel corso della narrazione emerge che Amy ha finto la propria morte per manipolare il marito e vendicarsi delle sue infedeltà. Quando lui minaccia di rivelare tutto al pubblico, Amy confessa l’essere incinta – un dettaglio che le permette di mantenere il controllo totale sulla propria vita e sul futuro della coppia. Il risultato è una conclusione profondamente cinica: Amy ha truccato tutto per ottenere potere sulle sorti del marito e del loro eventuale figlio.

oldboy: un finale brutale senza scampo

il culmine violento dell’opera cult coreana

Oldboy, uscito nel 2003 sotto la regia di Park Chan-wook, narra la storia di Oh Dae-su, imprigionato ingiustamente per quindici anni senza motivo apparente. Al suo rilascio cerca vendetta contro chi lo ha rinchiuso e scopre presto che l’uomo responsabile ha orchestrato tutta la sua prigionia perché aveva rivelato a tutti dell’incesto tra sua sorella e un compagno di scuola. La verità sconvolgente arriva quando Oh Dae-su scopre che la donna con cui sta instaurando una relazione romantica è in realtà sua figlia biologica; questa consapevolezza lo porta a uno stato catatonico prima di compiere un gesto estremo: suicidarsi.

se7en: l’epilogo disperato dei detective

la sconfitta dei protagonisti in questo thriller iconico

Nel classico del 1995 diretto da David Fincher, due detective cercano di catturare uno spietato serial killer ispirato ai sette peccati capitali. La conclusione mostra come gli investigatori non riescano ad arrestare definitivamente l’assassino prima che egli compia l’ultimo atroce gesto: uccidere la moglie dell’agente Mills (Brad Pitt). Con questa scena devastante si conclude un thriller intriso di pessimismo e fatalismo.

non è paese per vecchi: una fine senza pietà

una tragedia senza speranza firmata Coen Brothers

No Country for Old Men, adattamento dell’omonimo romanzo di Cormac McCarthy (2005), presenta uno dei finali più impietosi della moderna narrativa cinematografica. Il killer Anton Chigurgh elimina senza pietà i protagonisti principali – incluso il personaggio interpretato da Tommy Lee Jones – lasciando spazio a una conclusione amara dove nessuno sembra poter fermare o comprendere appieno il male incarnato dal villain.

spoorloos (the vanishing): la crudeltà definitiva

un finale implacabile nel thriller olandese originale degli anni ’80

Spoorloos (The Vanishing) del 1988 diretto da George Sluizer conserva ancora oggi uno degli epiloghi più crudeli mai realizzati nel cinema noir europeo. Dopo aver subito il rapimento della fidanzata dall’assassino misterioso, il protagonista accetta le condizioni dello stalker convinto potrà conoscere cosa sia successo alla donna; invece viene sepolto vivo in una bara – morendo lentamente davanti agli occhi dello spettatore –, consapevole troppo tardi che anche lei ha affrontato lo stesso orrore prima della morte definitiva.

arlington road: terrorismo psicologico fino all’ultima scena

un colpo di scena scioccante nel thriller psicologico del ’99

Arlington Road» (1999) mostra come l’apparenza possa ingannare attraverso le vicende del professore universitario Michael Faraday (Jeff Bridges), impegnato a smascherare i suoi nuovi vicini sospettati d’intento terroristico. Inaspettatamente, Faraday cade nella trappola tesa dai criminali; alla fine muore nell’attentato pianificato dai nemici stessi mentre questi ultimi sfuggono alle conseguenze delle proprie azioni grazie a un colpo finale altamente sorprendente.

speak no evil: orrore nordico dal finale disturbante

una conclusione sconvolgente nel thriller danese recentissimo

Speak No Evil» (2022) ripropone alcuni elementi tipici dei horror scandinavi con un climax decisamente inquietante. Una famiglia danese invita presso casa loro due amici olandesi durante una vacanza; man mano emergono comportamenti sempre più strani fino a diventare minacce vere e proprie. Alla fine i padroni vengono brutalmente uccisi dai loro ospiti armati; i sopravvissuti assistono impotenti mentre vengono lapidati sotto gli occhi terrorizzati del bambino presente sulla scena.

chinantown: l’amara verità dietro ogni mistero noir

il colpo definitivo al cuore dell’hardboiled classico

Chinatown», diretto da Roman Polanski nel 1974, rappresenta uno dei noir più iconici della storia cinematografica mondiale. Jake Gittes (Jack Nicholson) indaga su oscuri intrighi legati all’acqua a Los Angeles; ciò che scopre va oltre ogni aspettativa portandolo ad affrontare verità agghiaccianti riguardo alla famiglia Mulwray e al potente Noah Cross (che si rivela essere coinvolto in abusi indicibili sulla figlia). Alla fine Gittes realizza quanto sia impossibile fermare questa rete corruttiva radicata nella società americana degli anni ’30 ed esce sconfitto dalla scoperta della verità.

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