The shining ecco perché non è considerato un grande classico di stephen king

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Il film The Shining rappresenta uno dei capolavori del cinema horror, apprezzato da molti appassionati del genere. Il suo finale ha suscitato opinioni contrastanti tra critici e fan, influenzando la percezione complessiva dell’opera. In questo approfondimento si analizzano le differenze tra la versione cinematografica di Stanley Kubrick e il romanzo di Stephen King, evidenziando i punti di forza e le criticità di entrambe le interpretazioni.

la versione cinematografica di the shining tra i migliori film horror della storia

Stanley Kubrick si distingue come uno dei registi più innovativi nel panorama horror, con The Shining che viene riconosciuto come uno dei suoi lavori più memorabili. La sua capacità di creare atmosfere inquietanti attraverso scelte visive e tecniche di ripresa ha contribuito a elevare il film a un livello superiore rispetto alle aspettative originali.

Il film mantiene una forte componente visiva e simbolica, grazie anche all’uso sapiente delle luci e delle inquadrature. Nonostante ciò, alcune scelte narrative hanno generato discussioni tra gli ammiratori del libro. La pellicola ottiene un punteggio molto alto sia dalla critica che dal pubblico, attestandosi come un classico intramontabile del cinema horror.

differenze principali tra il romanzo di Stephen King e il film di Kubrick

Stephen King ha scritto The Shining nel 1977 come risposta al sottogenere delle case infestate, ispirandosi anche alla sua esperienza presso l’hotel Stanley. Il romanzo si concentra sulla minaccia sovrannaturale dell’hotel e sull’effetto corrosivo che esercita sulla mente del protagonista.

Nel libro, l’evoluzione della psicosi di Jack Torrance avviene lentamente ed è strettamente collegata alla presenza degli spiriti maligni dell’hotel. La narrazione mette in risalto la lotta interiore tra il bene e il male, con un finale in cui Jack si sacrifica per salvare la famiglia.

Al contrario, Kubrick sceglie di mettere in primo piano la discesa nella follia del personaggio principale. La presenza degli spettri assume un ruolo meno centrale rispetto alla deteriorazione mentale di Jack Torrance interpretato da Jack Nicholson. Questa scelta altera significativamente l’esito narrativo rispetto al romanzo originale.

Nell’adattamento cinematografico, Jack diventa più villain che vittima degli spiriti dell’hotel; perde ogni possibilità di redenzione prima della tragica conclusione. La scena finale vede Jack morto nel labirinto di siepi innevati mentre Danny e Wendy sfuggono al pericolo.

il giudizio dello scrittore Stephen King sul film

King manifesta grande insoddisfazione verso l’interpretazione cinematografica: considera The Shining una trasposizione troppo distante dal suo originale racconto. In particolare, non approva la rappresentazione della malattia mentale come unica causa della follia di Jack Torrance e lamenta che Kubrick abbia ridotto gli aspetti soprannaturali a meri elementi atmosferici.

A differenza del romanzo, dove l’hotel stesso viene identificato come vero antagonista, nel film questa dimensione viene marginalizzata a favore dell’indagine psicologica sui personaggi.

valutazioni critiche e ricezione pubblica de the shining

Sebbene Stephen King abbia espresso giudizi negativi sulla pellicola, essa mantiene un impressionante consenso positivo tra pubblico e critica specializzata. Con una percentuale di approvazione superiore all’83% su Rotten Tomatoes e oltre il 93% dagli spettatori stessi, The Shining è stato inserito nel National Film Registry per la sua importanza culturale ed estetica.

il finale alternativo: cosa avrebbe potuto rendere il film ancora più memorabile

Jack Torrance avrebbe potuto ottenere una redenzione nel climax?

Sempre dal punto vista narrativo originale del romanzo, una conclusione in cui Jack riesce a sconfiggere le forze maligne dell’hotel per salvare Danny avrebbe rappresentato una chiusura più soddisfacente. Nel libro infatti Jack distrugge l’entità maligna inviando Danny via con Wendy prima che esploda l’edificio.

Nel film invece Jack muore congelato nel labirinto senza alcun tentativo esplicito di riabilitazione o salvezza personale.

Questa differenza ha portato molti ad auspicare un epilogo diverso che avrebbe reso la pellicola ancora più potente sotto il profilo emotivo.

  • L’opzione migliore sarebbe stata: Jack salva la famiglia sacrificandosi;
  • L’approccio attuale: morte tragica senza redenzione;
  • I commentatori suggeriscono: un finale in stile romanzo avrebbe migliorato l’impatto complessivo della narrazione.

Sempre secondo alcuni esperti del settore horror e cineasti contemporanei, questa modifica avrebbe elevato ulteriormente lo status già leggendario del capolavoro kubrickiano.

Esempi correlati:
  • – Personaggi principali coinvolti nello sviluppo narrativo;
  • – Ospiti speciali nelle varie versioni;
  • – Membri importanti del cast tecnico e artistico;

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