Steven spielberg ha sempre amato questo film di guerra dimenticato di 82 anni
Il 19 dicembre 2025 rappresenta un momento in cui le celebrazioni e gli eventi legati al cinema e alla cultura pop si intensificano, soprattutto in relazione a figure storiche e recenti del mondo dello spettacolo. Tra queste, la figura di Steven Spielberg si distingue come un’icona indiscussa, i cui progetti e influenze continuano a suscitare grande interesse. In questo contesto, l’attenzione si concentra sulla prossima opera di Spielberg, “Disclosure Day”, e sul legame che il regista mantiene con capolavori del passato come A Guy Named Joe. Questo articolo approfondisce il rapporto speciale di Spielberg con il film, la sua ispirazione e le differenze tra le versioni originali e il remake non ufficiale.
Steven Spielberg e l’amore per il cinema classico
In una carriera lunga oltre cinque decenni, Steven Spielberg ha più volte dichiarato le sue influenze cinematografiche, riconoscendo il valore di opere che hanno segnato generazioni. Pur citando film come Lawrence of Arabia e Meet Me in St. Louis tra i suoi preferiti, uno dei suoi primi amori cinematografici è un film degli anni Quaranta che ha avuto un ruolo fondamentale nella sua infanzia.
A Guy Named Joe: il film che ha segnato Spielberg
Il film del 1944, A Guy Named Joe, unisce elementi di guerra a tematiche sovrannaturali e romantiche, raccontando la storia di Pete, interpretato da Spencer Tracy, che muore in battaglia e ritorna come spirito per guidare un altro pilota. Ambientato sullo sfondo della guerra, il film sviluppa un originale intreccio tra il senso di perdita, l’amore e la speranza.
Nonostante il successo commerciale, A Guy Named Joe non ha raggiunto lo status di classico nel tempo, rimanendo però molto amato da Spielberg. La pellicola gli ha trasmesso una forte emozione durante l’infanzia, al punto da convincerlo a diventare regista. Roger Ebert ricordava come Spielberg citasse spesso frasi dal film sul set di Jaws, e come lo abbia spesso ricordato come una delle sue storie d’amore preferite, ricca di fantasia e verità.
Il remake di Spielberg: “Always” e le differenze rispetto all’originale
Nel 1989, Spielberg ha prodotto Always, considerato da molti una sorta di rielaborazione spirituale di A Guy Named Joe. Sebbene lui non lo abbia mai definito un vero e proprio remake, il film riprende il tema centrale della storia, adattandolo però a un contesto di pace e professione differente. La narrazione si inserisce nel genere dei film di prontezza e amore, con un protagonista che lavora come vigile del fuoco piuttosto che come pilota di guerra.
“Always” rappresenta però una delle meno apprezzate opere di Spielberg degli anni Ottanta, e si discosta dal film originale per la sua ambientazione in tempi di pace, perdendo alcune delle sfumature universali e la forza emotiva dell’originale. A Guy Named Joe con la sua trama, più incentrata sulla guerra e sul senso di perdita durante il conflitto, mantiene un appeal maggiore, con una capacità di coinvolgere più profondamente il pubblico.
Malgrado l’affetto personale di Spielberg verso il film, il confronto tra le due opere mette in rilievo quanto la versione originale abbia un patrimonio narrativo più forte e universale rispetto alla versione moderna.
Caratteristiche principali e influenze nei personaggi e nelle storie
- Filme che riflettono un profondo legame emotivo con il passato
- Tematiche di guerra, amore e spiritualità
- Influenza di Hollywood classico e narrazione epica
Personaggi e protagonisti principali
- Steven Spielberg
- Richard Dreyfuss
- Spencer Tracy
- Van Johnson
- Irene Dunne