Sound of falling: recensione del film di mascha schilinsky a cannes 78

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un’analisi approfondita di “sound of falling”: atmosfere e tematiche

Il film “Sound of Falling”, opera seconda della regista tedesca Mascha Schilinsky, si distingue per la sua capacità di creare un’atmosfera sospesa tra sogno e realtà, senza seguire una narrazione lineare. Presentato in concorso alla Cannes 78, il lungometraggio propone un viaggio attraverso le memorie di quattro donne, scandite in epoche storiche differenti, che esplorano temi come il dolore intergenerazionale, l’identità e il senso di perdita.

una composizione emozionale tra passato e presente

struttura narrativa e atmosfere

Il film non si focalizza sulla linearità narrativa ma piuttosto su uno stato d’animo complesso, attraversato da sensazioni di lutto e nostalgia. La regista costruisce un vero e proprio arazzo emotivo, tessendo le storie delle protagoniste in quattro periodi storici distinti:

  • Alma: ambientata prima della Prima guerra mondiale, con occhi pieni di innocenza;
  • Erika: collocata negli anni ’40, con l’avvento del secondo conflitto mondiale;
  • Angelika: negli anni ’70-’80 nella DDR, coinvolta in tensioni sentimentali ed erotiche;
  • Lenka: nel presente, che si innamora di una ragazza misteriosa evocando Alma.

Ogni figura femminile rappresenta un frammento di memoria collettiva, sottolineando come il dolore familiare possa riverberarsi nel tempo.

tematiche principali: tra morte e consapevolezza

riflessioni sull’esistenza e la morte

“Buffo come le cose che non ci sono più possano ancora fare male” è una frase ricorrente che sintetizza il sentimento condiviso dalle protagoniste. Il film invita a riflettere su quanto i ricordi dolorosi possano influenzare l’identità personale. Attraverso immagini poetiche e simboliche, emerge una poetica cupissima del trauma intergenerazionale. Le protagoniste cercano di scoprire se sia possibile trovare pace attraverso la comprensione del proprio passato.

la dimensione dell’ignoto: tra sogno e realtà fantasma

una narrazione simbolica e ambigua

“Sound of Falling” utilizza una narrazione caratterizzata da più punti di vista, alcuni riconoscibili altri più sfuggenti. La regista costruisce un ambiente in cui elementi simbolici – arti mancanti, desiderio di interpretare gli altri, contatto con l’acqua – diventano chiavi per decifrare i segreti delle protagoniste. La struttura narrativa si rivela complessa ma affascinante, richiedendo attenzione per cogliere tutte le sfumature.

sintesi critica: tra poesia visiva e introspezione profonda

Il lungometraggio si configura come un’opera atipica nel panorama cinematografico contemporaneo. La sua natura evocativa supera la semplice storia per immergere lo spettatore in un’esperienza sensoriale intensa. Le immagini suggestive accompagnano domande esistenziali profonde sul significato della vita, della morte e dell’identità autentica.

personaggi principali presenti nel film:

  • Alma
  • Erika
  • Angelika
  • Lenka
  • Membri delle rispettive famiglie delle protagoniste (madri)

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