Se7en: l’originale finale oscuro con somerset che commette l’ultimo peccato

Il finale di Se7en rappresenta uno degli aspetti più memorabili e discussi del film, contribuendo a renderlo un capolavoro indimenticabile nel genere thriller. La pellicola, diretta da David Fincher, si distingue per la sua narrazione oscura e il suo climax sconvolgente, che ha suscitato numerosi dibattiti tra critica e pubblico. In questo approfondimento si analizzano le diverse versioni del finale considerate durante la produzione, evidenziando le scelte che hanno portato alla versione definitiva e le possibili alternative che sono state lasciate sul tavolo.
se7en: una creazione di fincher e l’esplorazione della psicopatologia criminale
interpreti principali e tematiche affrontate
Brad Pitt e Morgan Freeman interpretano rispettivamente i detective Mills e Somerset, due figure complementari nella lotta contro un serial killer che incarna i sette peccati capitali. Il film approfondisce la natura complessa del male attraverso scene intense, in cui la brutalità dei delitti permette a Fincher di esplorare le radici della devianza umana. La narrazione si sviluppa in un’atmosfera opprimente, culminando in un finale che lascia il pubblico senza respiro.
le ipotesi alternative sul finale di se7en
l’ending iniziale e le varianti scartate durante la produzione
Tra le molteplici idee prese in considerazione durante le riprese, una prevedeva che il personaggio di Somerset fosse colui ad uccidere John Doe invece di Mills. Questa versione avrebbe visto Somerset sparare a Doe, invertendo drasticamente il ruolo dei protagonisti. Secondo alcune fonti, questa soluzione avrebbe rappresentato un gesto simbolico per negare al killer la vittoria o per tutelare Mills da conseguenze legali. Questa ipotesi avrebbe trasformato radicalmente la caratterizzazione del personaggio interpretato da Freeman.
la discesa nella oscurità di mills contro la morte di doe
Un’altra proposta prevedeva un finale più cupo ancora rispetto a quello scelto: Mills avrebbe potuto essere l’autore delle sette uccisioni o addirittura morire nel tentativo di fermare John Doe. Diversi scenari alternativi includevano anche un epilogo in cui il cadavere nel box apparteneva al cane di Mills o altri elementi meno realistici ma più shockanti. È noto che Brad Pitt abbia spinto affinché l’attuale conclusione rimanesse invariata, ritenendo questa la scelta migliore per preservare l’impatto emotivo della narrazione.
perché il finale reale di se7en è superiore alle altre versioni testate
il senso di completezza del vero finale
La conclusione ufficiale vede Mills uccidere John Doe dopo aver scoperto che quest’ultimo ha manipolato gli eventi fino all’estremo, portando alla tragica morte della moglie Tracy. Questo epilogo risulta più coerente con lo sviluppo psicologico dei personaggi e con il tono generale dell’opera. La scena in cui Mills cede alla vendetta rappresenta una catarsi amara ma autentica, sottolineando come l’odio possa corrompere anche i cuori più compassionevoli.
l’importanza dell’aspetto poetico ed emotivo del finale reale
L’esito definitivo conferisce al film una dimensione poetica molto forte: mostra come il comportamento umano sia spesso prevedibile sotto pressione e come ogni individuo possa essere spinto verso i peggiori peccati sotto certe circostanze. La scelta narrativa rafforza inoltre l’idea che nessuno sia immune dal peccato originale, inserendo una riflessione morale sulla giustizia divina e sull’eterna lotta tra bene e male.
cast principale e figure chiave presenti nel film
- Morgan Freeman
- Brad Pitt
- Kevin Spacey (John Doe)
- Renne Zellweger (Tracy)
- Dylan Baker (Moseley)
- Leland Orser (Detective Sommerset)