Scopri ‘L’albero’ di Sara Petraglia: Recensione Completa dal RoFF19

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Il film L’albero, realizzato da Sara Petraglia, è presentato nella sezione Progressive Cinema della Festa del Cinema di Roma. Quest’opera rappresenta un viaggio di formazione che si svolge nel quartiere romano del Pigneto, unendo elementi di durezza e poesia, tragedia e leggerezza. La regista, figlia di Sandro Petraglia, uno dei più rinomati sceneggiatori italiani, affronta tematiche di amicizia, amore e dipendenza, segnando il suo esordio al cinema.

Trama de L’albero

La protagonista, Bianca, interpretata da Tecla Insolia, è una giovane studentessa che si trasferisce a Roma. Si sistema in un appartamento al Pigneto con l’amica Angelica, interpretata da Carlotta Gamba. Da quella finestra, le ragazze osservano un imponente albero oltre la ferrovia. Lontane dalle loro famiglie, si abbandonano a esperienze di vita, compresa la dipendenza da cocaina. Una fuga a Napoli non cambia la loro situazione. Attraverso momenti di amore e dolore, entrambe devono affrontare un’importante scelta per il futuro.

Un racconto unico sulla dipendenza

Un aspetto distintivo del film è l’approccio non convenzionale alla tematica della dipendenza. Sara Petraglia racconta senza giudizio né esagerazioni, presentando le protagoniste come due ragazze comuni, smontando così preconcetti e stereotipi. Attraverso la narrazione, emerge una rappresentazione realistica della difficoltà di superare la dipendenza, senza facili scorciatoie.

Tristezza e giovinezza

L’albero va oltre la mera rappresentazione della dipendenza. Le famiglie delle protagoniste sono assenti, sollevando interrogativi sulle radici del loro malessere, in quanto il focus è concentato sui legami tra coetanei. Bianca, in particolare, vive un profondo senso di tristezza e cerca rifugio nelle sostanze, simbolizzando il dolore esistenziale giovanile. La regista esplora il conflitto tra realtà e immaginazione, mettendo in risalto momenti di fragilità e leggerezza.

Struttura semplice e incisiva

L’albero si distingue per la sua struttura semplice e diretta. La sceneggiatura lineare consente a Petraglia di gestire efficacemente la trama, mantenendo un ritmo sostenuto. Nonostante la brevità, il film riesce a unire disincanto e poesia, affrontando con sensibilità temi complessi. La rappresentazione del Pigneto e della Napoli offerta è inusuale, allontanandosi dai clichè comuni, rendendo le location autentiche e difficilmente catalogabili.

Le performance di Tecla Insolia e Carlotta Gamba

Le attrici Tecla Insolia e Carlotta Gamba offrono interpretazioni genuine e profonde, evitando il melodramma. La regista le ritrae come giovani con problematiche comuni, spingendo lo spettatore a riflettere sull’universalità del malessere descritto. L’albero si presenta come un debutto convincente, che esplora il desiderio di equilibrio nella vita, simile alla bellezza imponente dell’albero del titolo, un obiettivo apparentemente inaccessibile ma raggiungibile attraverso percorsi meno prevedibili.

  • Tecla Insolia
  • Carlotta Gamba


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