Room: la vera storia che ha ispirato il film con Brie Larson e sconvolto il mondo

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Room è un’opera cinematografica del 2015, ispirata al romanzo di Emma Donoghue e diretta da Lenny Abrahamson. La pellicola narra la toccante vicenda di Joy Newsome, interpretata da Brie Larson, e di suo figlio Jack, un bambino di cinque anni interpretato da Jacob Tremblay. I protagonisti sono costretti a vivere in un ambiente angusto e degradato, una “Stanza”, situata in un capannone a Akron, Ohio, dove sono prigionieri di un uomo noto come “Old Nick” (Sean Bridgers). La trama si sviluppa attorno ai temi della prigionia, della maternità e della lotta per la libertà.

Room: ispirazione da una storia vera

La narrativa di Room trae ispirazione dalla vicenda reale di Elisabeth Fritzl, vittima di prigionia domestica. Nel contesto della fine degli anni Settanta, il padre di Elisabeth, Josef Fritzl, ottenne l’autorizzazione per costruire un rifugio sotterraneo. Tale struttura, inizialmente concepita come un bunker, divenne invece un luogo di orrore. I maltrattamenti e gli abusi subiti da Elisabeth da parte del padre sono il cuore della narrativa, sebbene i dettagli differiscano nei due racconti.

Le similitudini tra Room ed Elisabeth Fritzl

L’ambiente descritto nel film rievoca l’orrendo isolamento di Elisabeth. La Stanza, simile al rifugio di cemento in cui venne rinchiusa, è caratterizzata da condizioni estreme, condizioni che riflettono il gelido e umido rifugio di Elisabeth. Anche nel film, la privazione di libertà si accompagna a situazioni di malattia e disagio, con paralleli evidenti tra i personaggi. Gli abusi e il passaggio del tempo si fanno sentire attraverso la narrazione. Le sfide affrontate da Joy e Jack nel mondo esterno sottolineano un contesto di riadattamento simile al vissuto di Elisabeth dopo la liberazione.

La vita di Elisabeth dopo la liberazione

Elisabeth, una volta liberata, si trovò a dover affrontare un nuovo mondo, compresi i traumi legati all’infanzia dei propri figli. Anche Joy e Jack, dopo la loro liberazione, sperimentano la difficoltà di adattarsi alla libertà. Room mette in evidenza l’incredibile resilienza umana, ma anche la durezza delle esperienze vissute, evidenziando similitudini con la vera storia di Elisabeth. I traumi e le esperienze traumatiche rimangono una costante che caratterizza entrambe le vite.

La narrazione di Room: una fusione di realtà e fantasia

Emma Donoghue, alla base della sceneggiatura, si è immersa in numerosi casi reali, esplorando esperienze di bambini abusati e nascosti. La cura nel creare un racconto che, senza essere biografico, resti fedele a tematiche profonde, ha reso Room un film emblematico. L’umanità e la ricerca di libertà rappresentano il fulcro della narrazione, facendo della pellicola un’opera d’impatto, sia dal punto di vista emotivo che sociale.

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