Robert de niro e il personaggio alternativo che avrebbe rovinato la saga

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Il percorso professionale di Robert De Niro è stato caratterizzato da numerosi ruoli iconici e da una carriera ricca di sfumature. Tra le molteplici interpretazioni, alcune audizioni giocate in modo particolare hanno evidenziato come le scelte di casting siano state fondamentali per il successo delle produzioni cinematografiche. In questo contesto, si analizzeranno i tentativi e le candidature di De Niro per ruoli nel celebre ciclo de “Il Padrino”, con un focus sulle sue audizioni e sulle decisioni dei registi coinvolti.

de niro e le audizioni per ruoli in “il padrino”

de Niro ha tentato di ottenere il ruolo di Sonny Corleone

Prima dell’inizio delle riprese de “Il Padrino”, Robert De Niro si è sottoposto a un’audizione per interpretare Sonny Corleone, il figlio maggiore di Vito e erede della famiglia mafiosa. La sua candidatura risale al 1971, quando era già riconosciuto come attore emergente a New York. Durante l’audizione, si percepisce chiaramente come il suo approccio fosse influenzato dalla commedia, poiché la performance risultava troppo divertente rispetto alle aspettative del regista Francis Ford Coppola.

coppola ha reso pubblica la registrazione dell’audizione nel 2024

Nel 2024, Francis Ford Coppola ha condiviso su YouTube il video dell’audizione di De Niro per Sonny Corleone. Nel filmato, l’attore finge di spiegare a Michael come colpire qualcuno alla testa, mentre sullo sfondo si sente il team di produzione ridere. Questa scena testimonia come l’interpretazione fosse più vicina a quella del personaggio “Johnny Boy” Civello in Mean Streets, uscito un anno dopo.

perché Coppola ha preferito altri attori per Sonny

Le risate raccolte durante l’audizione indicano che De Niro non riusciva a trasmettere la mascolinità esagerata e impulsiva necessaria per Sonny Corleone. La sua performance aveva toni troppo comici, che contrastavano con l’immagine dura e machista del personaggio. Per questa ragione, Coppola optò invece per James Caan, che riuscì a incarnare perfettamente la natura spavalda e fragile del fratello maggiore.

de niro e la rappresentazione del giovane vito corleone

perché de niro era la scelta ideale per il giovane vito corleone

Nonostante avesse provato anche per altri ruoli minori come quello di Paulie Gatto, de Niro si distinse particolarmente nella parte del giovane Vito Corleone in “Il Padrino – Parte II”. La sua capacità di rendere credibile un personaggio così complesso fu tale da farlo pareggiare con Marlon Brando nella prima pellicola. Solo lui avrebbe potuto offrire una narrazione coerente sulla storia dell’originario capo famiglia senza perdere autenticità.

de niro e la performance che conquistò i registi

De Niro riuscì ad imitare i tratti distintivi inventati da Brando senza sembrare semplicemente un’imitazione. La sua presenza scenica fu così convincente da permettergli di creare un’immagine nuova ma fedele al personaggio originale. Questo ruolo gli valse due premi Oscar ed è considerato uno dei più grandi risultati della sua carriera.

conclusioni sulle decisioni di coppola e de niro

Sebbene Robert De Niro abbia dimostrato grande talento nelle sue audizioni iniziali, le scelte dei registi sono state dettate dalla volontà di mantenere fedeltà ai caratteri originali delle interpretazioni iconiche. La decisione finale ha privilegiato attori capaci di incarnare appieno la forza e la brutalità dei personaggi chiave della saga.

Le candidature rifiutate o meno considerate testimoniano quanto siano stati fondamentali gli aspetti psicologici e performativi nella selezione degli interpreti principali.

  • Marlon Brando: Don Vito Corleone (prima versione)
  • Al Pacino: Michael Corleone (prima versione)
  • James Caan: Sonny Corleone
  • Robert De Niro: Giovane Vito Corleone (in “Il Padrino – Parte II”)
  • Nicholas Colasanto: Consigliere Tom Hagen (non protagonista)

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