Recensione del film un anno di scuola di laura samani a venezia 82

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l’evoluzione del cinema di Laura Samani: da “Piccolo Corpo” a “Un anno di scuola”

Nel panorama cinematografico italiano, la regista Laura Samani si distingue per la capacità di passare con disinvoltura tra generi e stili narrativi. Dopo aver ottenuto riconoscimenti internazionali con Piccolo Corpo, presentato al Festival di Cannes e molto apprezzato dal pubblico nazionale, ora si concentra su un nuovo progetto che segna una svolta significativa nel suo percorso artistico.

da il folklore al coming-of-age: una nuova direzione narrativa

il cambio di registro nella seconda opera

Con Un anno di scuola, la regista triestina abbandona il tono più poetico e fiabesco di Piccolo Corpo. Il nuovo film si inserisce nel concorso Orizzonti alla Mostra del Cinema di Venezia 82, portando in scena un racconto che esplora le complesse dinamiche dell’adolescenza. La narrazione si ispira liberamente al romanzo del 1961 di Giani Stuparich, rielaborandolo in chiave moderna e personale.

sintesi della trama e ambientazione temporale

L’azione si svolge nell’autunno del 2007 a Trieste, dove Fred, una ragazza svedese appena maggiorenne, decide di trasferirsi per frequentare l’ultimo anno di un istituto tecnico. Fred è l’unica studentessa femmina in una classe composta esclusivamente da ragazzi e subito cattura l’attenzione dei tre amici inseparabili:

  • Antero: ragazzo affascinante ed introverso;
  • Pasini: giovane carismatico e seduttore;
  • Mitis: protettivo e dal carattere gentile.

I rapporti tra i protagonisti si complicano quando Fred entra nel gruppo, suscitando gelosie e desideri nascosti. La protagonista desidera semplicemente essere accettata, ma questa volontà la porta a rinunciare a parti della propria identità per integrarsi.

difficoltà sociali e crescita personale tra stereotipi e emancipazione

Nelle prime sequenze, Fred viene mostrata principalmente da dietro, rappresentando lo sguardo degli altri studenti maschi che non esitano a rivolgerle battute sessiste. La sua condizione familiare – madre defunta – evidenzia una realtà fatta esclusivamente da uomini. Con il progredire della storia, Fred decide però di adottare comportamenti più mascolini, manifestando anche atteggiamenti più maturi durante le fasi iniziali della relazione con Antero.

I problemi emergono quando gli altri membri del gruppo scoprono il loro legame sentimentale. La presenza della ragazza svedese diventa motivo di tensione all’interno dell’amicizia.

caratterizzazione dei personaggi principali e dinamiche narrative

I giovani attori protagonisti sono:

  • Sterla Wendick;
  • Giacomo Covi;
  • Pietro Giustolisi;
  • S amuel Volturno.

Sono loro il cuore pulsante del film, incarnando un autentico spirito adolescenziale fatto di innocenza, amicizia e prime emozioni amorose. La narrazione combina elementi tipici delle storie di formazione statunitensi con un’impronta italiana più autentica, senza imitazioni o cliché superficiali.

 una prova della versatilità artistica di Laura Samani 

A differenza del suo primo lungometraggio — più originale nella tematica — Un anno di scuola, rappresenta un esempio della capacità della regista nel trattare temi diversi con credibilità assoluta. Questa varietà deriva dalla profonda empatia verso i personaggi che crea sul set: Fred comprende presto che i giovani cresceranno inevitabilmente e che il suo ruolo è quello di accompagnarli senza imporre troppo potere o influenze negative sulla loro crescita.

sintesi critica 

Sommario: Laura Samani dimostra ancora una volta sensibilità ed efficacia stilistica firmando un racconto autentico sul processo evolutivo degli adolescenti. 

  • Sterla Wendick
  • Giacomo Covi
  • Pietro Giustolisi
  • Samuel Volturno

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