Realtà sorprendenti nel rivedere pretty woman oggi

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Il film Pretty Woman rappresenta uno dei classici della commedia romantica degli anni ’90, diventando un punto di riferimento per molte generazioni di appassionati del genere. Nonostante il suo successo di pubblico e critica, analizzando più attentamente la narrazione e i personaggi, emergono alcune criticità che meritano una riflessione approfondita. In questo testo verranno esplorati gli aspetti più controversi e problematici della pellicola, evidenziando come alcuni elementi siano invecchiati male o risultino discutibili sotto vari punti di vista.

Il trattamento di Edward nei confronti di Vivian

Edward come impiegato e non come partner

Fin dall’inizio, Edward si comporta con Vivian quasi esclusivamente come un cliente, trattandola più come un’addetta ai servizi che come una donna con cui instaurare un rapporto autentico. La sua condotta appare fredda e distaccata, raramente riconoscendo il valore personale di Vivian al di là del ruolo professionale. Nonostante la storia d’amore tra i due sia centrale nel film, il comportamento di Edward rivela una mancanza di rispetto e considerazione nei confronti della protagonista.

La mancanza di rispetto nei momenti chiave

In molte scene, Edward dimostra una certa freddezza o imbarazzo nel mostrare affetto pubblico a Vivian. Si nota come spesso sembri quasi vergognarsi della relazione o incapace di esprimerla con naturalezza. Questo atteggiamento mette in luce un rapporto squilibrato, dove Vivian accetta comunque l’attenzione e i regali offerti, ma senza mai ricevere il rispetto che meriterebbe.

Il tema della salvezza delle sex workers

Vivian come donna da salvare dalla strada

Il film sembra veicolare l’idea che Vivian abbia bisogno di essere “salvata” dalla vita sulla strada attraverso l’intervento di un uomo ricco e potente. Questa narrazione ripropone uno stereotipo molto diffuso nel cinema hollywoodiano: la donna sessualmente emancipata viene rappresentata come vulnerabile e bisognosa di protezione da parte dell’uomo forte. La scena in cui Edward “saves” Vivian dall’essere per strada rafforza questa visione paternalistica.

L’atteggiamento ambiguo nel contesto sociale

Nella pellicola si percepisce come Edward creda realmente di aver risolto la vita di Vivian con l’offerta del denaro e dei regali. Questa dinamica nasconde una forma sottile di sfruttamento emotivo ed economico, tipica dei rapporti asimmetrici tra persone appartenenti a classi sociali differenti.

L’incidente sessuale nel film

L’attacco dell’avvocato Philip Stuckey a Vivian

Nella narrazione si presenta un episodio in cui Vivian subisce una molestia sessuale da parte dell’avvocato Philip Stuckey durante un soggiorno in hotel. Questo momento è trattato superficialmente dal film; infatti, Edward interviene solo dopo che lo sgradito comportamento è già avvenuto ed evita ogni discussione sul fatto stesso. La scena evidenzia come il film minimizzi le questioni legate alla violenza sulle donne e alle molestie sessuali.

Il comportamento verso i lavoratori del settore servizi

Edward e Vivian maltrattano i lavoratori del settore servizi

Sia Edward che Vivian mostrano frequentemente atteggiamenti sprezzanti nei confronti degli operatori dei negozi o delle strutture alberghiere. Un esempio emblematico è quando Edward spinge ripetutamente i dipendenti durante gli acquisti o le operazioni commerciali, dimostrando una mentalità arrogante tipica dell’élite privilegiata.

La conclusione originale del film e il suo significato nascosto

Un finale più oscuro rispetto alla versione ufficiale

Nell’epilogo iniziale scritto dai creatori si prevedeva che Edward abbandonasse Vivian con i soldi ricevuti senza cercarla più; lei avrebbe usato quel denaro per portare Kit a Disneyland. Questa versione suggerisce che la storia non fosse destinata a finire con il lieto fine apparente mostrato nelle sale; invece rappresentava un ritratto più realistico delle dinamiche tra i personaggi.

Origine maschile della sceneggiatura e direzione

Pretty Woman è stato scritto da J.F. Lawton (conosciuto anche per altri titoli) e diretto da Garry Marshall (Happy Days). Il risultato finale riflette spesso uno sguardo maschile sulla vicenda amorosa femminile, dando meno spazio alle prospettive delle protagoniste femminili rispetto a quelle maschili.

L’eccessiva rapidità della trama e le sue implicazioni

Rapporto d’amore in soli sette giorni

Narrativamente tutto si svolge nell’arco temporale molto ristretto di una settimana: Edward assume Vivian per pochi giorni prima di innamorarsi perdutamente. Questa tempistica rapida rende difficile credere alla profondità dei sentimenti sviluppati così rapidamente.

Critiche sul messaggio romantico tradizionale

Sempre più analisi critiche evidenziano come il film promuova uno stereotipo dannoso secondo cui la donna deve essere salvata dall’uomo forte; inoltre rafforza l’immagine dell’amore romantico basato su aspettative irrealistiche piuttosto che su relazioni autentiche fondate sul rispetto reciproco.

Membri principali presenti:
  • Julia Roberts: Vivian Ward
  • Richard Gere: Edward Lewis
  • Kate Middleton: Kit (amica di Vivian)
  • Date aggiuntive: Personaggi secondari vari coinvolti nelle scene chiave (dipendenti negozi, avvocati)

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