Primo film di arti marziali uscito 55 anni fa oggi

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Il genere cinematografico delle arti marziali, così come lo conosciamo oggi, compie cinquanta cinque anni dalla sua nascita ufficiale. Nel corso dei decenni, sono stati prodotti numerosi classici che hanno lasciato un’impronta indelebile nel settore, da Bruce Lee a Jean-Claude Van Damme e Jackie Chan. Tutti questi film e registi si rifanno a un titolo che ha segnato profondamente le origini del cinema di arti marziali, ora celebrato con un significativo anniversario.

il primo vero film di arti marziali

Se da un lato la carriera di Bruce Lee ha contribuito in modo determinante alla diffusione della “corsa del kung fu” e alla popolarità del genere, questo non significa che sia stato lui il pioniere assoluto. La primissima pellicola che ha definito il film di arti marziali e che ha aperto la strada a questa corrente è stata presentata per la prima volta il 27 novembre 1970 a Hong Kong.

la chinese boxer: il primo vero film di arti marziali

La Chinese Boxer è considerata il primo film autentico di arti marziali. Questo lungometraggio, diretto e interpretato da Jimmy Wang Yu, uscì nelle sale di Hong Kong nel novembre 1970 e segnò una svolta rispetto ai film wuxia tradizionali. Mentre questi ultimi erano incentrati sulla narrazione di epiche avventure con spade e fantasia, il film di Wang Yu introduce le scene di combattimento senza armi, focalizzandosi sulla realtà del kung fu come arte marziale di corpo a corpo.

caratteristiche di The Chinese Boxer

Il film narra la storia di un apprendista di kung fu che, dopo un attacco mortale a scuola, si traveste e apprende una nuova tecnica marziale per vendicarsi degli aggressori. La pellicola si distingue per:

  • Fight scene di alta qualità coreografica
  • Uso innovativo di inquadrature lunghe per aumentare la suspense
  • Una trama che unisce nazionalismo e vendetta personale

Le sequenze di combattimento nel film presero una piega più realistica e cruda, diverso dai combattimenti spettacolari e meno autentici dei film wuxia. La pellicola si concluse in un’epica battaglia nella neve, diventando simbolo di un nuovo modo di rappresentare le arti marziali nel cinema.

l’influenza di The Chinese Boxer sul cinema di azione

Il successo di The Chinese Boxer aprì le porte a una larga diffusione del kung fu nei film di Hong Kong. La sua influenza si estese non solo sulle scazzottate senza armi, ma anche sui temi di orgoglio nazionale e ricerca di vendetta, che sarebbero diventati caratteristiche ricorrenti nel genere kung fu. È stato anche il catalizzatore per la carriera di Bruce Lee, che si ispirò a questa pellicola per le sue future produzioni.
Il film ispirò inoltre registi come Quentin Tarantino, che ammette di aver preso spunto da alcune scene di The Chinese Boxer per le coreografie delle sue opere più celebri, come Kill Bill.

perché The Chinese Boxer resta un classico senza tempo

Il merito di Jimmy Wang Yu e della casa di produzione Shaw Brothers non si limita all’importanza storica: questa pellicola è considerata uno dei migliori film di arti marziali mai realizzati. La sua coreografia, meno spettacolare di quella di produzioni successive, si distingue comunque per brutalità e visceralità. La qualità delle immagini, l’impiego di inquadrature lunghe e la narrazione coinvolgente contribuiscono a creare una esperienza cinematografica intensa.
Il film si distingue anche per le scene di combattimento ambientate nella neve, e per l’abilità di Jimmy Wang Yu nel interpretare un protagonista forte, determinato, in un ruolo che ha segnato un punto di svolta per il cinema delle arti marziali.
Tra i personaggi, gli ospiti e i membri del cast troviamo:

  • Jimmy Wang Yu
  • Runme Shaw (produttore)

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