Perché l’opinione di Quentin Tarantino su Matrix ha stravolto il mio mito dopo quattro anni
The Matrix, uscito nel 1999, è considerato uno dei film di fantascienza più influenti e significativi di sempre. Sin dalla sua prima apparizione, ha attirato un vasto pubblico, tra cui il noto regista Quentin Tarantino, che ha espresso ammirazione per l’opera originale. La reputazione del film ha subito delle critiche con l’arrivo dei sequel, The Matrix: Reloaded e The Matrix: Revolutions, che hanno drasticamente modificato la lore della saga, portando a una visione negativa di molti fan, incluso Tarantino.
Quentin Tarantino e le critiche ai sequel di The Matrix
Cambiamenti nella mitologia originale
Le dichiarazioni controverse di Tarantino riguardo ai sequel non si riferiscono al film originale. Al contrario, la sua critica si concentra principalmente su Reloaded e Revolutions, che, secondo lui, “rovinano” la mitologia del primo episodio, alterando aspetti fondamentali dell’universo narrativo. Tarantino ha reiterato il suo apprezzamento per il film d’esordio dei Wachowski, ma non ha mai esitato a sottolineare il suo disappunto per le opere successive.
Durante un’intervista con Sky Movies, ha affermato: “Matrix 2 e 3 hanno rovinato la mitologia per me […] francamente non riesco più a pensarla come prima.” Questa opinione è condivisa da molti estimatori della saga, che trovano difficile accettare i sequel. Sebbene ci siano scene notevoli in Reloaded e Revolutions, spesso appaiono come realizzate per un pubblico differente.
Come i sequel hanno cambiato retroattivamente The Matrix
Neo non è realmente “Il Prescelto”
Contrariamente a quanto molti possano pensare, la mitologia di The Matrix è in realtà piuttosto semplice. Il protagonista, Neo, è visto come “il Prescelto”, capace di superare le macchine oppressorie e liberarsi dalla simulazione grazie ai suoi poteri sovrumani. Questo viene confermato nel finale del primo film, in cui Neo risorge e sconfigge Agent Smith.
Tuttavia, The Matrix: Reloaded introduce un nuovo personaggio, L’Architetto, che rivela a Neo che non è il primo “Prescelto” e che ci sono stati altri prima di lui, ognuno dei quali ha seguito un percorso simile e ha infine deciso di riavviare la simulazione. Questa rivelazione modifica radicalmente la narrazione originale, diminuendo l’importanza del protagonista.
Il valore del primo film dopo i sequel
Godere di The Matrix in isolamento
I controversi sviluppi narrativi in Reloaded e Revolutions hanno suscitato molteplici reazioni da parte dei fan, tra cui quelle di Tarantino. Ciò non deve sminuire il valore del primo film. L’introduzione dell’Architetto non è così distruttiva per la lore come suggerisce Tarantino. Infatti, nonostante reinterpreti il film originale, le sorprese narrativi di Reloaded mantengono una logica interna.
- The Matrix è una pietra miliare del cinema di fantascienza, il cui impatto perdura.
- La straordinaria cinematografia, le performance intense e la narrazione innovativa restano i punti di forza del primo film.
- Anche chi considera irreali i sequel può apprezzare The Matrix per ciò che è, senza lasciarsi influenzare dai futuri sviluppi della trama.