Perché il terzo film di Ritorno al futuro ha un enorme buco nella trama
le incongruenze temporali in “Ritorno al Futuro Part 3”
Nel corso degli anni, gli appassionati della saga di “Ritorno al Futuro” hanno individuato numerosi punti poco coerenti con la logica temporale della serie. Tra quest’ultimi, emergono domande come il motivo per cui i genitori di Marty non riconoscano la somiglianza con il giovane Calvin Klein, o perché Doc Brown non sia in grado di generare benzina nel selvaggio West. Queste discrepanze, alcune delle quali sono state oggetto di spiegazioni ufficiali, rendono comunque il quadro complessivo della trilogia piuttosto articolato. Un problema sostanziale riguarda la coerenza stessa del terzo capitolo, il quale presenta una contraddizione che ne mette in discussione l’esistenza stessa.
la premonizione di doc brown e il suo destino nel film
il fatto che doc brown dovrebbe sapere del proprio decesso
Nel corso di “Ritorno al Futuro Parte III”, Marty e Doc Brown si trovano in un contesto temporale nel quale, grazie a una scoperta cruciale, si rivela che il personaggio interpretato da Christopher Lloyd avrebbe dovuto morire solamente pochi giorni dopo aver scritto una lettera alla propria versione più giovane, datata 1955. Questa lettera era stata inviata dal Doc del 1985, il quale comunicava di aver trovato stabilmente lavoro come fabbro nell’Old West e di voler rimanere in quella epoca.
Quando i due scoprono la tomba di Doc, appaiono dettagli che potrebbero consentire a questa versione di se stesso di conoscere il giorno del decesso, il motivo e la persona responsabile. La presenza di questa informazione nel passato risulta in contrasto con le regole fondamentali del viaggio nel tempo all’interno della saga, che si basano sull’idea che le azioni dei viaggiatori modificano immediatamente la linea temporale.
l’impossibilità di ignorare il proprio destino
Se Doc Brown avesse appreso, già nel 1955, la data precisa della propria morte, avrebbe potuto adottare misure per evitarla, rendendo del tutto inutile l’intera trama di “Ritorno al Futuro Part 3”. In teoria, conoscere il proprio destino non dovrebbe limitarsi a una semplice consapevolezza, ma dovrebbe permettere di intervenire per modificarlo. Questo punto costituisce una delle principali contraddizioni della narrazione, poiché, nel film, Doc si presenta al West senza alcuna cognizione dell’esito fatale, nonostante abbia già accesso alle informazioni».
la spiegazione di bob gale e la sua efficacia
la posizione del co-sceneggiatore
Nel 2021, Bob Gale, sceneggiatore e co-creatore della saga, ha affrontato questa criticità spiegando che le regole del viaggio nel tempo sono flessibili e malleabili. Gale ha affermato che le azioni di Marty e Doc modificano la storia solo nel momento in cui vengono portate a termine, e che non si può presumere che, in assenza di azioni concrete, la linea temporale sia già stata modificata. Secondo questa logica, Doc Brown non può sapere con certezza la data della propria morte, in quanto questa non si sarebbe ancora verificata nel momento in cui lui scopre il suo destino.
Questo ragionamento, però, presenta delle limitazioni evidenti: i cambiamenti risultano visibili in modo immediato, come dimostrano gli esempi di notizie modificatesi di giorno in giorno, e non possono essere ridotti alla semplice ipotesi che il passato sia “futuro” in divenire.
analisi della coerenza narrativa e conclusioni
Dentro la logica di “Ritorno al Futuro”, un personaggio come Doc Brown, conoscendo in anticipo il proprio decesso, avrebbe dovuto agire diversamente e assicurarsi di evitarlo, interrompendo così gli eventi del film. La presenza del tombstone nel 1955 succede proprio perché la narrazione non tiene conto di questa premonizione, creando una delle principali incongruenze di tutto il ciclo.
In sintesi, il film presenta una contraddizione strutturale nel trattamento delle regole del viaggio temporale: se uno dei protagonisti conosce il proprio destino e le circostanze, può prenderne coscienza e fare di tutto per evitarlo, invalidando di fatto la trama stessa.
le personalità coinvolte e i principali collegamenti
- Creatori: Robert Zemeckis, Bob Gale
- autori del primo film: Zemeckis e Gale
- ultimo film della saga: “Ritorno al Futuro – Parte III”
- critico e commentatore: Craig Elvy