Perché il finale del uomo in corsa sembra sbagliato anche se cambiare stephen king era giusto

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Il panorama cinematografico dedica grande attenzione alle opere tratte dai capolavori letterari, specialmente quando si tratta di adattamenti che coinvolgono temi di suspense, azione e critica sociale. Un esempio recente è l’attesissimo film diretto da Edgar Wright, che riproduce in modo fedele e allo stesso tempo innovativo il romanzo di Stephen King, “The Running Man”. La pellicola ha suscitato interesse sia per la sua fedeltà narrativa sia per le significative scelte di cambiamento della conclusione rispetto al testo originale, adattandosi alle esigenze del cinema blockbuster e ai gusti del pubblico contemporaneo.

l’adattamento cinematografico di Edgar Wright

una fedele trasposizione del romanzo di Stephen King

Il film mantiene i principali elementi della narrazione di King, privilegiando una riproposizione fedele delle trame e dei personaggi originali, con alcune modifiche minori per adattarsi alle esigenze di un blockbuster. La storia segue le vicende di Ben Richards, protagonista che si trova coinvolto in un gioco mortale trasmesso in diretta, come nel romanzo, caratterizzato da un approfondimento sui temi della manipolazione mediatica e del controllo sociale.

le differenze fondamentali nel finale

Il cambiamento più rilevante riguarda proprio la conclusione del film, che si discosta significativamente dalla chiusura più cupa e pessimista del romanzo. Mentre il libro si conclude con un gesto estremo di Richards, che sceglie di sacrificarsi per porre fine al sistema corrotto, il film opta per una conclusione più ottimistica e speranzosa, mostrando Richards che sopravvive, si riunisce con la propria famiglia e alimenta la speranza di una resistenza in crescita contro l’oppressione.

motivazioni dietro la modifica del finale

creare un climax più positivo e coinvolgente

La scelta di Wright di alterare la conclusione si basa sulla volontà di offrire uno scenario da action-movie con un tono più leggero, orientato a coinvolgere maggiormente il pubblico e a trasmettere un messaggio di rivolta e di speranza. La decisione di concludere con un’esplosione di vittoria e di rinascita si allinea con le aspettative di un pubblico che cerca soprattutto emozioni forti e un messaggio di emancipazione.

il ruolo dei personaggi e delle scene chiave

Nel film, la narrazione incorpora scene che evidenziano la critica sulla trasmissione televisiva manipolata, con riferimenti alla realtà dei reality show e dei media. Tra le scene più significative, spiccano l’atto di ribellione dell’ampio pubblico e il momento in cui Richards, apparentemente sopravvissuto, si mostra pronto a contrastare il sistema, alimentando un senso di ribellione collettiva.

personaggi e membri del cast

  • Ben Richards, interpretato da Glen Powell
  • Killian, il conduttore e antagonista, interpretato da Josh Brolin
  • Assistente e alleato di Richards, interpretato da personaggi non specificati

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