Pensive il film horror ispirato a una storia vera

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Il cinema baltico sta vivendo una fase di sperimentazione e scoperta, con produzioni che spesso si distinguono per ambientazioni insolite e tematiche profonde. Tra queste, spicca il film horror lituano del 2020 intitolato Pensive, conosciuto anche come Rupintojelis. Realizzato dal regista Jonas Trukanas, questa pellicola rappresenta un esempio significativo di come il genere possa essere reinterpretato attraverso gli occhi della cultura locale, mescolando atmosfere da slasher internazionale con elementi simbolici e tradizionali della Lituania.

la narrazione di pensive: trama e protagonisti

una festa di fine anno che si trasforma in incubo

Al centro della storia troviamo un gruppo di studenti liceali pronti a celebrare il diploma con una festa in un’abitazione isolata nel bosco. Tra loro c’è Marius, interpretato da Šarūnas Rapolas Meiliešius, che propone di organizzare l’evento in una casa appartenuta a una famiglia locale, attualmente invenduta. Marius desidera conquistare l’attenzione di Brigita, interpretata da Gabija Bargailaitė, al quale è segretamente interessato, nonostante lei abbia già un fidanzato, Rimas, impersonato da Kipras Mašidlauskas.

Sul luogo scelto i giovani danno il via ai festeggiamenti tra musica e divertimento. La situazione precipita quando decidono di distruggere alcune statue in legno trovate sul posto, opere d’arte folkloriche realizzate dall’artista Algis vent’anni prima. Quella scelta si rivelerà fatale: la leggenda oscura legata alla casa si riaccende sotto forma di vendetta sanguinaria nei confronti degli invasori.

ispirazioni e radici culturali del film

una storia frutto di suggestioni culturali e simbolismo locale

Pensive non trae ispirazione diretta da eventi reali specifici ma si basa su elementi culturali e simbolici molto radicati nella tradizione baltica. Il regista Jonas Trukanas ha dichiarato che l’immagine della scultura in legno raffigurante Cristo pensieroso gli rimase impressa durante un viaggio notturno tra le foreste della Lituania. Questa scena lo portò a riflettere sulla presenza delle sculture chiamate rupintojelis, risalenti al XIV secolo, raffiguranti Gesù seduto con espressione di sofferenza e pensiero.

Le sculture sono diffuse nei paesi baltici e rappresentano un collegamento tra le tradizioni popolari e le credenze religiose locali. Pur senza voler trattare temi religiosi espliciti, il film utilizza questi simboli per esplorare temi universali come la colpa, il giudizio sociale e la paura dell’ignoto.

differenze tra finzione e realtà nella genesi del film

assenza di fatti storici concreti rispetto alle cronache locali

Sebbene non ci siano prove o cronache ufficiali riguardanti serial killer o omicidi collettivi nelle foreste lituane durante celebrazioni scolastiche come quelle rappresentate nel film, episodi isolati di violenza legati a feste in luoghi remoti sono stati registrati nella memoria collettiva. Spesso causati dall’abuso di alcool o dissidi personali, tali eventi alimentano comunque un senso diffuso di insicurezza che ispira storie narrative simili a quella raccontata.

L’ambiente rurale e abbandonato dei paesaggi lituani svolge inoltre un ruolo fondamentale nel creare atmosfere inquietanti; spazi che evocano solitudine e mistero contribuendo alla costruzione simbolica del racconto.

personaggi principali del cast de “

  • Marius: Šarūnas Rapolas Meiliešius
  • Brigita: Gabija Bargailaitė
  • Rimas: Kipras Mašidlauskas

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